Lucani nel mondo, intervengono le Associazioni

 

La terza sessione dei lavori dell’Assemblea regionale dei lucani nel mondo a Villa Nitti a Maratea per illustrare i progetti, gli obiettivi e le criticità.

Associazionismo lucano in Italia e nel mondo: best practices, prospettive, opportunità e ricambio generazionale. Questo il tema della terza sessione dei lavori dell’Assemblea annuale della Commissione regionale dei lucani nel mondo, presieduta dal presidente del Consiglio regionale della Basilicata e della Commissione regionale dei Lucani nel mondo, Carmine Cicala.  Ad intervenire i componenti della Commissione Regionale dei Lucani nel Mondo.

Dopo il rallentamento dovuto all’emergenza sanitaria, le attività delle Associazioni sono ripartite, nella maggior parte dei casi, con la consueta frequenza e intensità. Alcune realtà sono alle prese con un cambio generazionale nella consapevolezza che, soltanto attraverso un giusto mix tra le diverse generazioni, è possibile assicurare un futuro alle Associazioni stesse. Cosa fare, con quali risorse e attraverso quali strumenti e modalità. Su questo hanno discusso i lucani nel mondo intervenuti.

Ad aprire i lavori il presidente del Consiglio regionale della Basilicata e della Commissione regionale dei lucani nel mondo, Carmine Cicala. “La programmazione di questo triennio a venire – ha detto - si pone nella direzione di restituire le giuste forze a tutti i sodalizi, affinché nessuno possa restare indietro. Ricostituire una base di partenza comune per raggiungere obiettivi comuni, senza dimenticare che il recente sviluppo della contestualità virtuale, resa possibile da avanzati sistemi di video-web-meeting, può costituire un involontario trampolino ad un rafforzamento del network tra i circoli di tutto il mondo, ovvero la costituzione di rapporti umani che trascendono la territorialità in nome di un unico interesse comune: fare rete e creare relazioni tra tutte le associazioni lucane presenti nei quattro continenti. Le Associazioni lucane, possono fare molto in questo delicatissimo tema della disgregazione socio-economica dei luoghi, specialmente delle aree interne. Cose concrete, semplici ed efficaci: accrescere l’attenzione verso la contemporaneità della Basilicata; dare visibilità al lavoro di persone (spesso giovani con alta scolarità) impegnati in lavori nuovi o tradizionali che richiedono visione, determinazione e competenza; segnalarne i risultati con una comunicazione appropriata, ampia e sistematica, celebrandoli con eventi nei quali possano mostrare anche i risultati del loro lavoro; far conoscere le loro storie anche fuori la cerchia degli associati.

Varie iniziative programmate dalle associazioni vanno già in questa direzione e verso questo obiettivo, e molti progetti inseriti nella programmazione annuale potrebbero convergere in modo funzionale alle iniziative propulsive della Regione Basilicata”.

Tra le altre iniziative proposte dalle varie associazioni ci sono progettualità afferenti la promozione, formazione e scambio di esperienze tra operatori nel settore del commercio, del turismo e dell’enogastronomia; la comunicazione “strutturata” relativa a natura, prodotti, saperi, stili di vita, nuovi opportunità di scoperte e stimoli per i visitatori da tutto il mondo; il “turismo delle Radici”, fondamentale per rinsaldare i legami tra vecchie e nuove generazioni di lucani altrove e regione. Proposti periodi di studio della lingua locale, o periodi di lavoro all’estero; la valorizzazione dei rapporti con gli Enti locali di promozione del turismo in Basilicata, con gli Enti locali di valorizzazione del territorio lucano: Comuni, GAL, Associazioni culturali, Musei e Distretti culturali e produttivi, siti in Basilicata; la promozione di eventi culturali inter-associativi/inter-federativi e di respiro internazionale, che vedano appunto coinvolte due o più Associazioni Lucane o Federazioni; la promozione di studi, ricerche sull’emigrazione lucana. Progetti utili a mantenere viva la memoria dei lucani del passato e renderne edotte le generazioni presenti e future.

E’ intervenuta Carmela Coviello, coordinatrice del Comitato Tecnico Scientifico del Centro dei Lucani nel Mondo Nino Calice presenta il progetto regionale che ha parlato di tutela e valorizzazione del Patrimonio Storico Documentario ed Iconografico dell’Emigrazione Lucana presentando il progetto FENICE Project. Finanziato con Fondi di Sviluppo e Coesione, il progetto di respiro internazionale declinerà il tema dell'emigrazione lucana nel mondo rileggendo i ricordi, le narrazioni e la storia, lavorando con le Istituzioni con le quali il Centro dei Lucani nel Mondo ha formalizzato negli anni importanti protocolli d'intesa (Ellis Island Foundation di New York, MEI - Museo dell'Emigrazione Italiana di Genova, Universidad Tres de Febrero  di Buenos Aires, Intendencia de Montevideo) e le comunità di riferimento in Italia, Nord America e Sud America. L'obiettivo è quello, di realizzare nel 2024 una mostra itinerante sul tema dell'emigrazione italiane e lucana nel mondo e di farlo raccogliendo i contenuti attraverso azioni di ricerca in collaborazione con le comunità dei lucani. I risultati raccolti sui temi che saranno oggetto della mostra saranno poi discussi e commentati in occasione di seminari internazionali che si terranno tra Genova, Torino, Buenos Aires, Montevideo e New York. La mostra itinerante tornerà alla fine del 2024 in Basilicata e diventerà una sezione permanente del Museo dell'Emigrazione Lucana di Lagopesole.

E’ seguito l’intervento di Pierfranco De Marco, presidente della proloco di Maratea che ha salutato gli intervenuti rimarcando “l’importanza del turismo delle radici riportando in Italia i figli dei nostri emigrati. Le Proloco sono fatte da volontari, da persone che hanno nel loro spirito quello di essere a servizio del territorio, tanti borghi si stanno spopolando ma le proloco resistono”.

“I lucani anche fuori dai confini della regione – ha detto il vicepresidente del Consiglio Mario Polese - riescono a creare spirito di comunità che contraddistingue il nostro popolo. Il loro fermento culturale è importante. Bisogna sempre più costruire un rapporto che non sia solo nostalgico con queste comunità ma far sì che le stesse possano diventare un’antenna di promozione stabile per la Basilicata”.

“E’ una emozione essere qui – ha detto il consigliere Gino Giorgetti - e vedere come la nostra terra riesca ad esprimere una comunità coesa e diffusa in tutto il mondo. Bello poter vedere che si riesce a traghettare gli aspetti della nostra regione nei vostri paesi sostenendoli a diverse migliaia di chilometri per far crescere la nostra regione”.

Sono intervenuti anche Antonio Di Sanza ex consigliere regionale ed ex presidente della Crlm, Francesco Altieri sindaco di Rivello e Daniele Stoppelli sindaco di Maratea.

Per le associazioni sono intervenuti Giuseppe Ticchio, presidente della Federazione lucana in Svizzera, Luigi Abate presidente associazione culturale dei lucani Germania, Friedrichshafen, Donato Caivano presidente Federazione delle Associazioni dei lucani del Canada Montreal, Rocco Iannuzzi Mussuto  rappresentante Federazione Basilicata del Cile, Filippo Martino rappresentante associazione lucani a Roma, Luiz Fernando Taranto Presidente Federazione  associazioni della Basilicata in Brasile, Rio de Janeiro, Anna Rosaria Picardi presidente Federazione Lucani in Germania Stuttgart, Donato Puntillo rappresentante federazione lucana in Svizzera Alforten, Tommaso Ruggieri presidente federazione lucani in Lombardia San Donato Milanese, Donato Vena presidente associazione La Tarantella Circolo lucano di Reggio Emilia, Mauro De Salvo presidente associazione lucani a Genova, Isabella Licia Zito presidente federazione lucani in Colombia Bogotà, Antonio Capasso rappresentante federazione delle associazioni lucane in Venezuela Caracas, Domenico Melillo Maglione Presidente associazione lucani di Panama, Mario Sinisi Presidente associazioni lucane del Perù Lima, Michele Pacella presidente associazione Lucania Western Australia Booragoon, Rocco Sabia Presidente Federazione Circoli e Associazioni lucani in Piemonte Torino.

Da parte degli intervenuti la necessità di premiare le associazioni che sono operative e che realizzano gli interventi proposti, la opportunità di continuare a tramandare le radici ai propri figli, la necessità di avvicinare maggiormente i giovani alla associazione dei lucani nel mondo e soprattutto di dare spazio ai giovani, continuare a promuovere la cultura lucana, promuovere incontri tra i componenti delle associazioni più spesso in modalità remota grazie alle tecnologie. Importante il contributo dato dai giovani presenti alla Assemblea.

Con l’introduzione normativa nella Legge regionale n. 16/2002 del Forum dei Giovani, la Regione Basilicata riconosce il ruolo centrale e strategico dei giovani lucani all’interno delle Associazioni. Per questo, si auspica che saranno tenuti in forte considerazione quei progetti che mirano ad attrarre sempre più giovani all’interno delle Associazioni Lucane, attraverso specifici eventi culturali innovativi e attrattivi per le nuove generazioni; la divulgazione, all’interno di tutte le comunità dei lucani nel mondo, di quanto espresso nella Legge Regionale n. 16/2002, affinchè possano tutti trarre gli effettivi vantaggi che da quella stessa Legge dovrebbero scaturire. Ed in questa logica si procederà parallelamente a quel processo di review, di cui in premessa, dell’impianto normativo della Legge n. 16 a vent’anni dalla sua emanazione

Per il forum dei giovani sono intervenuti Giuliano Gomes Della Rovere Countinho Brasile, Maria Eugenia Serrano - Argentina, Clarissa Fasanella- Australia, Alejandro Gabriel Tosi – Argentina, Roberto Stasi- Gran Bretagna, Vitina Colangelo- Svizzera, Davide Coletti – Svizzera; Antonella Cuevas Petrillo – Cile; Stefania Iannuzzi – Cile, Paul Tocci -Stati Uniti d’America. Hanno parlato di cultura inclusiva che supporti le nuove generazioni, della necessità di garantire un rinnovo generazionale delle associazioni e di dare piena attuazione al regolamento di disciplina della commissione sulla contribuzione e funzionamento del forum giovani. “Bisogna migliorare la comunicazione – hanno detto – e gli scambi tra studenti della Basilicata e figli di emigrati”.

Al termine della Sessione, dopo l’approvazione dei programmi annuale 2023 e triennale 2023-2025, si è proceduto alla lettura di alcune poesie di Rocco Scotellaro, a cura del Forum dei Giovani lucani nel mondo, coordinati da Antonietta Vizzuso, docente e conoscitrice della vita e delle opere del poeta lucano.