Caso Maratea: "L' Imu e l’istituto paritario a rischio''

“PRIMA DI TUTTO I DIRITTI DEI BAMBINI”.

Dopo il pignoramento da parte del sindaco di Maratea del conto corrente delle Suore che gestiscono la scuola, interviene il Garante dell’Infanzia.

“È inconcepibile e intollerabile che gli adulti litighino e a farne le spese siano i bambini”. È quanto ha dichiarato Vincenzo Giuliano, il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Basilicata, intervenendo nella querelle in corso a Maratea tra il sindaco Daniele Stoppelli, che, prima ancora della pronuncia della Cassazione, ha pignorato il conto corrente della scuola paritaria locale “De Pino” per l’Imu - a suo dire dovuta - non ancora pagata. 

Un fatto mai accaduto che ha azzerato l’attività della scuola dell’infanzia,  come ha denunciato Edmondo Soave, presidente della Fism Basilicata, la Federazione Italiana Scuole Materne da subito attivatasi con i suoi legali su indicazione del presidente nazionale Giampiero Redaelli a fianco dei responsabili territoriali della Fism, dei  gestori - le suore della Congregazione del Monte Calvario - nonché dei genitori. 

Se resta alta la preoccupazione per le conseguenze del pignoramento del conto che comporta l’impossibilità di pagare gli stipendi ai dipendenti, le utenze, i fornitori, mettendo a rischio la stessa permanenza in loco delle Suore - a Maratea da oltre cent’anni con il loro presidio educativo - un segnale distensivo arriva oggi  con la pronuncia del Garante dell’Infanzia della Regione Basilicata, Vincenzo Giuliano, dopo la richiesta di maggiori informazioni dal prefetto di Potenza Michele Campanaro. “Pieno sostegno alle famiglie dei bambini frequentanti la scuola dell’infanzia De Pino”, ha affermato Giuliano, “e convinta adesione alle iniziative della Fism di Basilicata per trovare con il Comune una soluzione diversa e meno traumatica per risolvere le questioni...”. “I diritti sono diritti e non sono barattabili perché sono bisogni fondamentali e irrinunciabili per una crescita armoniosa e serena” , ha concluso il Garante di Basilicata. 

Dichiarandosi convinto “che il sindaco di Maratea, sensibile ai bisogni dei minori e delle loro famiglie, troverà una soluzione che permetterà di dare continuità ai servizi socio-educativi fortemente compromessi da questo suo provvedimento”.


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