"Di autolesionismo ricordiamo solo il Reddito di Cittadinanza alle mogli dei detenuti al 41bis e a felici possessori di barche ed auto di lusso, il Superbonus che ha seriamente rischiato di portare il Paese nel baratro del disastro contabile e al quale si è trovato un rimedio a sostegno di famiglie e imprese; oppure ancora i banchi a rotelle, vero e proprio monumento allo spreco e sui quali la Commissione d'inchiesta Covid proverà a fare chiarezza".
Lo afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, Tommaso Coviello, replicando al consigliere regionale Leggieri del Movimento 5 stelle in merito al provvedimento di legge, fortemente voluto dal ministro dell’‘Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste’, Francesco Lollobrigida, che vieta l'importazione, la produzione e la vendita della carne prodotta in laboratorio.
"Deve far riflettere - prosegue Coviello - la lettera aperta di Emanuele Nobile, presidente dell’Associazione Nazionale degli Allevatori delle razze bovine Charolaise e Limousine Italia, il quale attribuisce agli allevamenti un valore aggiunto per la specificità dei nostri territori e definisce la carne sintetica come una grossa bufala. Uno specchietto per le allodole che, certamente, non risolverà il problema dell'inquinamento. Il no alla carne sintetica - rimarca Coviello - tutela la qualità dei prodotti e del cibo italiano e non implica la negazione del progresso scientifico come sostengono i detrattori della legge, tant’è che non è vietata la ricerca e la sperimentazione”.
“La stessa scienza, secondo una ricerca condotta dall’Università della California – puntualizza Coviello - ad oggi, dice che la Co2 emessa è da 4 a 25 volte superiore a quella della carne bovina tradizionale ed il recente Rapporto dei ricercatori della Fao e dell'Organizzazione mondiale della Sanità dal titolo Food safety aspects of cell based food indica un elenco di 53 pericoli per la salute connessi al meccanismo di proliferazione cellulare. Fratelli d'Italia – conclude il Capogruppo consiliare - difende con forza la zootecnia made in Italy e le critiche strumentali confermano che il governo Meloni sta lavorando nel verso giusto".