Atreju, Quarto: “Si torna a parlare e fare politica”



“Con Atreju Fratelli d’Italia rilancia i valori della partecipazione e della democrazia”. Ad affermarlo il consigliere e coordinatore regionale di Fdi, Piergiorgio Quarto.

“Atreju non una inutile kermesse o una rituale assemblea aggregativa con finalità mondane. Atreju rappresenta, senza alcun timore di smentite – sostiene Quarto - una opportunità di confronto, dialogo, partecipazione, condivisione sentita. Protagonista indiscussa dell'evento la premier Giorgia Meloni. Con moderazione e non certo con toni eclatanti si torna a parlare e fare politica. Si è offerta a tutti coloro che hanno voluto cogliere l'opportunità la possibilità d fare conoscere le proprie posizioni, idee, in merito agli argomenti di maggior rilievo della politica nazionale e internazionale odierna. A testimonianza di quanto riportato, da rilevare l’importante presenza di leader politici internazionali. Il riferimento è al leader inglese Sunak, protagonista di un interessante tentativo nel Regno Unito di politica innovativa scevra dai pregressi condizionamenti delle politiche retrograde di chi l'ha preceduto”.

“Oggi l'Italia e le istituzioni politiche italiane – afferma il Consigliere regionale di Fdi -hanno bisogno di avviare politiche di confronto costruttivo, aderire al messaggio del muro conto muro non ha senso, anzi, si rivela deleterio per le politiche di sviluppo del Paese. Non è certo con il facile ricorso alla piazza, agli scioperi pantomima, che i cittadini riescono ad ottenere la risposta alle loro criticità. I toni oltranzisti offrono il fianco al disfattismo ed alla voglia delle frange estremiste di salire all'onore delle cronache per iniziative deprecabili. L’Italia e gli italiani hanno voglia di continuare a crescere e ad andare avanti con questo Governo di centro destra guidato dalla Meloni”.

“Atreju – sottolinea Quarto - costituisce lo strumento indiscutibile della voglia di continuare ad essere dalla parte dei cittadini, di quella collettività da tempo alla ricerca di punti di riferimento sociali, considerati validi e credibili. La politica deve riprendere il suo percorso di avvicinamento verso le classi sociali più disagiate e bisognose di interventi e comici mirati e produttivi. La sinistra odierna dimostra, invece, di essere incapace di dialogare, allergica alla democrazia ed ai suoi valori fondanti. Atreju va avanti dal 1998 – dice Quarto – ed è diventato uno spauracchio per i diversi dall'ideologia di destra, che si arrogano il copyright dell'esclusiva di tutti gli istituti di partecipazione democratica. Alla fine - conclude - dopo questa molteplicità di considerazioni, sorge spontanea una domanda: ma questa paventata deriva antidemocratica da dove proviene? La risposta ai cittadini italiani quando, al termine della vigente legislatura, saranno richiamati ad esprimere il loro consenso elettorale”.