''Gli ultimi dati della CGIA di Mestre offrono l’ennesimo spunto di riflessione. La Basilicata è il fanalino di coda della crescita nazionale, collocandosi all’ultimo posto con un +0,3 per cento alla voce 'crescita del PIL'. Dopo quella sull’efficienza sanitaria, un’altra classifica poco gratificante per la nostra regione, la quale, nonostante promesse e proclami, continua a collezionare magre figure nelle statistiche che riguardano la crescita economica, il welfare e la sanità".
E' quanto pone in evidenza il consigliere regionale del Movimento cinque stelle, Gianni Leggieri.
"La verità è una sola. Non saranno i bonus a contribuire allo sviluppo della nostra regione. E non saranno i bonus acqua e gas ad impedire lo spopolamento, l’esodo dei giovani verso il Nord Italia o l’estero. E non saranno i bonus a combattere le inefficienze della nostra sanità o la povertà sociale che, ormai, come confermano i dati della Caritas, è diventata un vero e proprio problema trasversale. Affinché si possano affrontare tali congiunture economiche e sociali con onestà e chiarezza - afferma Leggieri - occorrerebbe, innanzitutto, uscire da quella 'campana di vetro' che i bonus hanno contribuito a costruire attorno all’operato del centrodestra".
"Problemi seri e strutturali - sostiene il Consigliere regionale del M5s - si affrontano con misure altrettanto straordinarie. Il futuro della Basilicata e dei lucani si gioca su fattori quali la programmazione e la capacità di elaborare progetti coerenti con la volontà di recare benefici tangibili e a lungo termine. L’economia lucana può essere rivitalizzata soltanto ponendo la necessaria attenzione su temi cruciali quali le infrastrutture, a partire dalla viabilità, l’innovazione, con l’implementazione di nuove tecnologie e di nuove competenze, e la transizione energetica. Senza dimenticare congiunture 'sempreverdi' quali lo spopolamento e la sanità, su cui il centrodestra ha ampiamente fallito. Si tratta di punti cruciali da cui partire per dare un senso ad ogni confronto politico. Alla Basilicata servono prospettive di lungo termine".
"D’altronde - conclude Leggieri - il progresso collettivo è un progetto alla cui base c’è la lungimiranza, non un bonus. Per rilanciare la nostra terra gli unici mezzi consentiti sono le idee, inserite all’interno di un contesto che non prevede contentini elettorali bensì una strategia di sviluppo degna di questo nome".