M5S deposita mozione per sollecitare apertura di un tavolo interregionale su Stellantis



“Da mesi il MoVimento 5 Stelle è impegnato a tutti i livelli per affrontare la crisi dell’automotive e ciò che sta accadendo alla produzione automobilistica del gruppo Stellantis in Italia. Lo stabilimento di San Nicola di Melfi e le aziende dell’indotto impiegano centinaia di lavoratori pugliesi, per questo non possiamo restare a guardare”. Lo dichiarano i consiglieri del M5S Marco Galante (capogruppo), Rosa Barone, Cristian Casili e Grazia Di Bari che hanno depositato una mozione per chiedere alla Giunta di avviare un confronto istituzionale con il Governo per sollecitare l’apertura di un tavolo interregionale per  prendere concreti provvedimenti per la tutela dei lavoratori del comparto automobilistico, in particolare prendendo realmente in carico la crisi Stellantis e costruendo una strategia a medio-lungo termine per competitività dell’intera filiera.

“In Italia - dichiarano i pentastellati - le imprese dell’automotive risultano essere complessivamente 5.500, contando oltre 1 milione e 200 mila addetti. La crisi produttiva del settore automobilistico ha coinvolto tutto il comparto con centinaia di aziende costrette a chiudere. Oggi i lavoratori dell’automotive sono scesi in piazza a Roma, e solo nel barese sono 5000 i posti a rischio. La situazione del gruppo Stellantis in Italia continua a destare preoccupazioni, con una continua e significativa riduzione del personale e della produzione sul territorio nazionale che ha portato all’utilizzo costante di ammortizzatori sociali, nonché a proposte di trasferimento degli operai nelle sedi site nell’Est Europa. Tutto ciò ha avuto notevoli ricadute anche sulle realtà a noi vicine come Melfi e Termoli. Il gruppo Stellantis ha comunque chiuso il bilancio del 2023 con un utile netto di 18,6 miliardi di euro, creando uno squilibrio tra i profitti globali del gruppo e la profonda crisi occupazionale in Italia nel medesimo settore. Le novità normative introdotte in ambito europeo riguardano l’evoluzione tecnologica dell’elettrico, delle batterie di ricarica e dei circuiti, che, assieme alle nuove esigenze di mobilità dei cittadini, impongono alle grandi aziende automobilistiche l’avvio pressoché immediato di un processo di profonda trasformazione del loro assetto produttivo e di conseguenza dell’intera filiera distributiva. Attualmente il parco veicoli italiano è tra i più obsoleti ed inquinanti d’Europa e urge un’azione atta a svecchiare lo stesso e a migliorare le infrastrutture a favore di una mobilità sostenibile.  Sul modello del lavoro già fatto dai colleghi in Parlamento, il Movimento 5 Stelle sta presentando mozioni in tutte le Regioni per sollecitare il governo Meloni a prendere provvedimenti concreti. Per affrontare con nuove prospettive la crisi dell’automotive in Italia, è necessario un cambio di passo” .

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