Pd e Bd: “Investimenti in Sanità? Risorse esaurite o riproposte?”

 

“Ancora una volta ci troviamo di fronte a un'operazione che ripropone come ‘nuovi interventi’ risorse già assegnate. È il caso dell'azienda sanitaria di Matera, dove si annunciano investimenti per il pronto soccorso e la radioterapia, senza però chiarire che si tratta di risorse già previste e mai realmente integrate in una strategia organica”.  Lo dichiarano i consiglieri regionali Piero Lacorazza e Roberto Cifarelli (Pd) e Piero Marrese (Bd) che aggiungono: “Il tema della progressiva spoliazione dell’ospedale di Matera è un dato di fatto evidente, e le conseguenze sono drammatiche: la mobilità passiva cresce, con cittadini costretti a rivolgersi a strutture fuori regione per trovare risposte adeguate ai propri bisogni di salute”.

“Sul piano generale - proseguono i consiglieri del centro sinistra -, la comunicazione dell’assessore Latronico di annuncio di investimenti in Sanità (in particolare la DGR 752//2024) rilancia cifre per buona parte già previste nel PNRR a cui si aggiunge uno stanziamento di circa 19 milioni di euro dall’art. 20 della legge 67/88, utilizzati come sponda per case e ospedali di comunità i cui progetti originari erano già finanziati, appunto dal PNRR. La verità è che i fondi del PNRR si sono rivelati insufficienti, e così si è dovuto attingere ad altre risorse. Purtroppo, però, questa programmazione avviene senza un piano organico e coerente. Si procede a tentoni, cercando di rendere funzionanti e funzionali questi contenitori attraverso interventi sulla medicina territoriale e la continuità assistenziale, ma senza un disegno chiaro. Le contraddizioni, i problemi e i ritardi rischiano così di aumentare se, come abbiamo più volte sottolineato, non si avvia un vero confronto, anche con gli amministratori locali, sulla DGR 600/2024 che ha dato 45 giorni, già scaduti, per definire le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP)”.

“Il percorso corretto – proseguono ancora Lacorazza, Cifarelli e Marrese - dovrebbe partire da un’analisi del fabbisogno di salute, con un piano sanitario serio (manca da 12 anni), investimenti mirati, una governance trasparente e atti aziendali coerenti. Invece, assistiamo ad un'inversione del processo: si rincorre il fabbisogno strutturale anziché affrontarlo con una visione complessiva. Come si può, ad esempio, spingere sull’elisoccorso h24, sul completamento dell’ospedale di Lagonegro o sul rilancio dell’IRCCS CROB senza un piano organico e risorse realmente nuove? Se parliamo di decine milioni di euro di investimenti, è indispensabile una pianificazione chiara e condivisa, che eviti scelte miopi o dannose per il sistema sanitario regionale nel suo complesso. Nello specifico dell’elisoccorso h24 a Lagonegro prendiamo atto della disponibilità dichiarata oggi dall’ASP, a cui la Regione deve fornire una risposta economica complementare perché non riteniamo che il Comune di Lagonegro possa essere lasciato da solo per ulteriori investimenti al fine di rendere pienamente funzionale la realizzazione del progetto, almeno per il sito attualmente individuato.

Inoltre abbiamo già sollevato in commissione la necessità di una accelerazione sui circa 35 milioni di euro già stanziati per dare avvio all’Ospedale unico del lagonegrese i cui tempi non possono essere biblici; quindi si rende necessario valutare, anche rispetto all’aggiornamento prezzi ulteriori risorse da aggiungere, procedure di gara e tecniche di costruzione che non determino il soffocamento di un’attesa diventata ormai insostenibile per il territorio”.

“Si rende quindi necessario un confronto istituzionale tra le forze politiche e le comunità locali – concludono Lacorazza, Cifarelli e Marrese -, affinché si possa condividere un nuovo piano sanitario che sappia fare sintesi tra i problemi e l’esigenza di modernizzazione, mettendo finalmente al centro i cittadini lucani.  Serve un cambio di rotta. La salute dei cittadini lucani merita programmazione seria, trasparenza e risposte concrete, non annunci vuoti o risorse riciclate”.


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