“Ogni giorno si legge un comunicato dell’Assessore Latronico che racconta di favolosi mondi riprodotti anche nelle grafiche e nella pubblicità personale pubblicate sui social, mentre sarebbe opportuno più consapevolezza dei ritardi e scarsa programmazione; in sintesi più sobrietà e ripiegamento nel merito. Lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza.
“La Fondazione GIMBE - prosegue Lacorazza - ha già chiarito che la Regione Basilicata è in ritardo; poi si avranno, speriamo, le inaugurazioni e i tagli dei nastri, ma le cose si sarebbero dovute fare prima e meglio. Nel tempo perso ci sono diritti negati ed opportunità tagliate. Bardi e il centrodestra governano da sei anni: nell’ultimo biennio 260 milioni di euro sono stati pagati per far curare i lucani fuori regione e 100 milioni di euro sono stati presi dalle ‘compensazioni ambientali’ per le attività estrattive per ripianare il deficit in sanità. E a quei lavoratori del centro oli in Val d’Agri non si è in grado neanche di garantire una postazione del 118 emergenza. Veniamo ai dati e non alle chiacchiere e ai post su Facebook”.
“Il Governo Bardi - evidenzia l’esponente del Pd - ha approvato la DGR 254/2025 dell’8 maggio ‘Relazione semestrale sullo stato di attuazione del PNRR in Basilicata – secondo semestre 2024’. È scritto ciò che da tempo diciamo: 1. Case ed Ospedali di Comunità, per circa 70 milioni di euro, gli atti dimostrano ciò che diciamo da tempo; è stata sbagliata (circolare MEF n. 13 del 28 marzo 2024) la scelta per il cofinanziamento ed è stata corretta con DGR 752 dell’11/12/2024, avvenuta un anno dopo la DGR 941 del 29/12/2024, citata nella relazione di avanzamento del PNRR. Un anno dopo anche perché era necessario attendere l’assestamento di bilancio avvenuto male e in ritardo del 2024. I contratti per l’avvio dell’esecuzione per tre Ospedali di Comunità su cinque sono stati sottoscritti solo il 31/12/2024; 2. Acquisto grandi apparecchiature per circa 13 milioni di euro: non raggiunto il target intermedio della messa in esercizio di 30 apparecchiature e richiesto spostamento del target; 3. Ammodernamento del Parco Tecnologico e Digitale Ospedaliero per circa 16 milioni di euro: a causa di tempi di fornitura delle apparecchiature più lunghi del previsto, si è resa necessaria la richiesta di rimodulazione della scheda; 4. Potenziamento Assistenza Domiciliare per circa 30 milioni di euro: non ancora trasferito il fondo nazionale (Governo Meloni – stesso partito dell’assessore Latronico), nonostante la Regione abbia raggiunto il target previsto; 5. Rafforzamento Infrastruttura Tecnologica per circa 8 milioni di euro: richiesta rimodulazione scheda progetto, rimodulazione CIS, per importo finanziamento errato”.
“Circa 150 milioni di investimenti a scoppio ritardato – conclude Lacorazza - dentro un contesto in cui nell’ultimo biennio si pagano 260 milioni di euro per i lucani che si curano fuori e si sottraggono alle imprese e al lavoro 100 milioni di euro di compensazioni ambientali per coprire il deficit in sanità. Questi sono i numeri di un fallimento e non di un cambiamento”.
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