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(Pixabay) |
La Basilicata conferma la vitalità della cooperazione a guida femminile. È quanto emerge dall’Atlante regionale della cooperazione femminile italiana 2024, pubblicato da Fondosviluppo, che fotografa una presenza significativa e qualitativamente rilevante delle donne nel sistema cooperativo lucano.
Secondo il rapporto, in Basilicata il settore con il maggior numero di cooperative femminili attive è quello sociale e sanitario (86 unità, pari al 29,1% del totale). Ma il dato più significativo riguarda l’incidenza percentuale nei settori strategici: le cooperative guidate da donne coprono il 60% delle realtà attive nel comparto istruzione e formazione, il 53,8% nel sociale e sanitario e il 49% nell’informazione e comunicazione.
“Parliamo di ambiti decisivi per la qualità della vita delle nostre comunità: educazione, salute, accesso all’informazione. E in tutti questi settori, le donne cooperative non solo sono presenti, ma spesso trainano l’innovazione sociale”, commenta Giuseppe Bruno, presidente di Confcooperative Basilicata. “In una regione in cui troppo spesso si parla di fuga di cervelli o di desertificazione imprenditoriale, la cooperazione femminile rappresenta un presidio di intelligenza collettiva, radicamento territoriale e fiducia nel futuro.”
A livello nazionale, il sistema cooperativo femminile ha registrato una contrazione rispetto al 2019, ma ha tenuto meglio rispetto al complesso delle imprese cooperative (-15,6% contro -20%). Il Mezzogiorno si conferma l’area con la maggiore incidenza di cooperative attive femminili, con la Basilicata che si inserisce tra le regioni più virtuose del Sud per presenza nei settori ad alto impatto sociale.
“Non basta però registrare questi numeri. Occorre che le istituzioni regionali e locali scommettano su questa forza silenziosa, offrendo strumenti di sostegno, accesso al credito e formazione continua. La cooperazione femminile – è il commento di Domenica Lapolla, presidente Commissione donne dirigenti Confcooperative Basilicata – è una leva strategica per generare occupazione di qualità, coesione sociale e rigenerazione delle aree interne”.
Per Confcooperative Basilicata, questi dati confermano l’urgenza di politiche strutturali che riconoscano e sostengano il ruolo delle donne nel mondo della cooperazione, non solo come beneficiarie, ma come protagoniste del cambiamento economico e sociale della regione.
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