MATERA - Sono stati i miniatleti di Caracas (Venezuela) ad alzare al cielo di Matera la 33esima coppa del Torneo Internazionale MiniBasket in Piazza Memorial “Carmine Nuzzaci” a Matera. Si è conclusa con il trionfo dei giovani sudamericani, capaci di concedere il bis in Piazza Vittorio Veneto, sotto le luci delle luminarie allestite in città per i festeggiamenti della Protettrice, Maria Santissima della Bruna, in un playground colmo sino all’ultimo posto e molto caloroso, sotto gli occhi anche del cestista professionista Davide Alviti, giunto a Matera per questa finale. Nel segno dell’inclusione, della fratellanza e del rispetto che porta con sé il MiniBasket in Piazza, al termine della sfida grande festa per tutti, con le squadre “avversarie” in campo per festeggiare con gli amici di Caracas il loro secondo successo consecutivo. Una festa di colori, suoni, applausi, incitamenti e bandiere, sventolate per i vincitori, ma anche per il Città Futura Roma, arrivati secondi, ma ugualmente festeggiati e incitati per il loro impegno e l’ottimo percorso agonistico all’interno della settimana del MiniBasket in Piazza a Matera.
Per la cronaca: primo quarto con i venezuelani già avanti con carattere e determinazione (24-11), una costante escalation che ha portato i giallo-rosso-blu avanti anche all’intervallo lungo (40-21). Nella seconda parte dell’incontro il ritorno di Roma è stato rintuzzato dalla fisicità di Caracas, che ha chiuso avanti con decisione anche il terzo quarto (55-33) per poi completare l’opera nell’ultima frazione dell’incontro, con attenzione e determinazione sino alla sirena (66-43). Mai un calo di concentrazione o una resa da parte dei vincitori, né tantomeno un ammorbidimento della pressione da parte del Città Futura Roma, che ha giocato sino al termine dell’incontro con tutte le proprie forze, provando a scalfire il divario e mettere pressione sugli avversari. Al termine della sfida, grande festa e complimenti per tutti, che hanno regalato davvero un grande spettacolo al numeroso pubblico presente, che ha gremito con suoni e colori l’intera Piazza Vittorio Veneto.
Uno spettacolo visibile in tutto il mondo grazie alla collaborazione con il media partner TRM Tv, che ha trasmesso in diretta e in streaming la sfida. Al termine dell’incontro, le premiazioni, con la sfilata finale di tutte le squadre in piazza e i premi per Kaunas (Lituania), quarta classificata, Bees Pesaro terza classificata, e ovviamente le due finaliste. Spazio anche per premi speciali a chi ha trasmesso i valori del MiniBasket in Piazza, a chi ne ha condiviso valori morali e sportivi e non solo. I premi speciali sono stati così assegnati: Premio “Carlo Quinto” a Giuseppe Fusco (Auxilium Genova); Premio “Nava” alla KK Ilidza Sarajevo (Bosnia Erzegovina); Premio “Romeo Sarra” a Federico Latini (Jesi Basket); Premio “Emanuela Galicola” a Federica Sesto (Città di Caserta) e infine un premio speciale, che hanno ritirato gli organizzatori a chi ci ha messo tutta la volontà per essere a Matera, ma purtroppo per colpe non loro e legate alle brutalità della guerra, non hanno potuto prendere parte alla manifestazione: Premio Fair Play “Luca e Davide Cotrufo” a Saja Saber (Jerusalem Basketball Academy – Palestina).
Una festa che ha coinvolto anche le autorità sportive, civili e amministrative del territorio. Dal palco della finalissima hanno portato i propri saluti Claudio Nuzzaci, figlio di Carmine Nuzzaci al quale è dedicata la manifestazione. Carmine è ricordato perché tra i main sponsor e primi fautori e ideatori di questa manifestazione. Non ha fatto mancare il suo supporto anche il Presidente del Coni, Giovanni Salvia, che ha ribadito la bellezza e l’importanza di una manifestazione unica nel suo genere. Come il presidente provinciale del CSI Matera, Lorenzo Calia che ha parlato della vera bellezza dello sport, che risiede nei più piccoli. Ospite d’eccezione e a sorpresa della finalissima della 33° edizione del MiniBasket in Piazza il cestista italiano, che ha anche indossato la casacca della nazionale italiana di basket, Davide Alviti, che non si è sottratto a foto e video con i partecipanti. “Tornei come questi sono super importanti nella formazione dei ragazzi – ha ammesso Alviti –. Sarà presto per dire che futuro avranno questi ragazzi nel mondo del basket, ma per la loro personalità e i loro sogni questi momenti sono fondamentali. Il mio consiglio? Credere sempre in quello che fanno, anche al di là del basket, impegnarsi sempre al cento per cento e con passione in ciò che fanno, perché ciò che sognano potranno raggiungerlo solamente dando il massimo in ogni occasione”.
Mentre il sindaco di Matera, Antonio Nicoletti, prima di assegnare a Caracas la coppa dei vincitori della 33° edizione della kermesse organizzata dalla Pielle Basket Matera, ha sottolineato come: “Matera ha una grande storia di accoglienza e in questo caso la viviamo attraverso lo sport che è anche cultura. Noi continueremo su questa strada e come Capitale della cultura e del dialogo del Mediterraneo 2026 apriremo ancor di più la città di Matera a questi temi di pace e inclusione. Questa manifestazione bellissima, che ha regalato grandi emozioni. Una iniziativa che regala la Pielle Matera a noi materani e al mondo. Complimenti agli organizzatori che riescono ogni anno in questo miracolo”.
Anche gli organizzatori al termine della manifestazione, nonostante la stanchezza di una intensa settimana, fatta di 44 squadre ospitate, oltre 600 atleti e altrettanti ospiti tra dirigenti, allenatori e genitori, 154 gare disputate, nove location differenti, da quest’anno anche itineranti, hanno voluto ringraziare tutti e parlare delle loro emozioni. Soprattutto Ilaria Martinelli e Luciano Cotrufo, intercettati dai microfoni in piazza hanno sottolineato che: “Siamo stanchi, distrutti ma vedere il sorriso dei bambini in piazza a Matera così illuminata dalle luminarie della nostra Festa Patronale è stata veramente un’emozione grandissima, speriamo che tutte le famiglie e i ragazzi coinvolti abbiano vissuto una settimana indimenticabile a Matera e possano tornare a casa ricchi di emozioni, esperienze e gioia. E anche tante nuove amicizie. È stato lanciato un grandissimo messaggio di pace e inclusione, perché sono questi i valori che noi vogliamo trasmettere attraverso lo sport e la sua pratica”.
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