Marrese: ''Il nuovo disciplinare del Bonus Gas è un pasticcio, la Regione riveda le sue scelte''


Il mese scorso con una interrogazione consiliare avevamo chiesto chiarimenti, sollecitati da diversi cittadini, sulla nota e annosa vicenda del nuovo disciplinare del Bonus Gas. 

Infatti, da subito l’adozione del nuovo disciplinare si è rivelata difficoltosa e poco chiara per cittadini e imprese, tanto da mettere a rischio per gli stessi utenti finale lo stesso diritto alla percezione del bonus.

L’anno scorso, a ridosso delle elezioni regionali assistemmo ad una campagna propagandistica in cui venivano decantati i successi del governo del centrodestra sul cosiddetto “gas gratuito per i lucani”, affermazione non vera poiché trattasi di un contributo che azzera unicamente il costo medio efficiente della materia prima del gas e non interviene su altri costi. 

Dopo diverse criticità per cittadini e imprese, quest’anno la Giunta è intervenuta a marzo scorso approvando il nuovo disciplinare che nelle intenzioni del governo regionale doveva aiutare famiglie e imprese a risparmiare sulle bollette del gas sanando le diverse problematiche che si erano verificate a danno degli stessi utenti. 

Ma l’applicazione del nuovo disciplinare ha visto da subito l’accumulo di ritardi nella sua attuazione, rendendo impossibile per il cittadino scegliere per tempo con quale società di fornitura aderire e il fornitore che assicurasse le condizioni più vantaggiose. Ciò ha portato alla proroga di un mese del termine per l’adesione inizialmente fissata al 30  maggio.

Apprendiamo oggi che il TAR della Basilicata ha accolto il ricorso presentato da quattro società di vendita contro la Regione e, in via temporanea e in attesa di giudizio, ha sospeso l’applicazione del nuovo regolamento.

Un ulteriore ritardo e ulteriore incertezza per i cittadini che aspettavano la definizione di questi passaggi per godere finalmente a pieno dello sconto in bolletta in un periodo di crisi e di rincari che mettono a dura prova le famiglie. 

Possiamo dire che l’ideazione e l’applicazione del nuovo disciplinare sia stata un vero e proprio buco nell’acqua, la Regione riveda al più presto le sue scelte e dia finalmente certezze ai cittadini lucani.


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