È Ana Iavornik, studentessa diciottenne di Lubjana, con il racconto “Goreče morje” (Bruciare il mare), la vincitrice del Premio Energheia Slovenia 2025.
L’iniziativa, promossa dall’associazione culturale Energheia di Matera con il Patrocinio e il sostegno dell’Ambasciata di Slovenia in Italia, con le Università di Lubjana e Maribor, coordinata dal Professore Tomaž Onič e quelle di Padova, Roma e Trieste – quest’ultime per la traduzione -, ha visto una vasta eco tra i giovani scrittori in erba. Un modo per tradurre i sentimenti e le passioni dei giovani del Paese d’Oltralpe nella parola scritta.
Il racconto vincitore, tradotto da Flavia Ferragni, Università “La Sapienza” Roma, coordinata dalla Docente Sanja Pirc, narra le inquietudini di un professore di fisica che, rimasto orfano del padre, disperso in mare durante la sua infanzia, si prodiga con tutte le sue forze nel voler realizzare una macchina in grado di distruggere e bruciare il mare. Un racconto intenso e drammatico, che sorprende il lettore con il suo inedito finale.
Ana Javornik, di Lubiana, si è diplomata pochi mesi fa al Liceo Classico Diocesano della sua città. Nel tempo libero ama leggere e scrivere, ascoltare musica, cantare e suonare diversi strumenti. Il suo amore per la letteratura è iniziato nella sua prima infanzia divenendo una vera divoratrice di libri, scrivendo persino le sue prime fiabe. Fin da piccola sognava di scrivere un romanzo, cosa che ha realizzato a sedici anni nell'ambito di un progetto scolastico. In quel periodo ha riscoperto la sua passione per la scrittura e, ispirata da un gruppo di poeti moderni sloveni di inizio XX secolo, ha iniziato a scrivere poesie. Ha anche avuto l'opportunità di scrivere e dirigere due spettacoli teatrali scolastici. A ottobre inizierà i suoi studi alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Lubiana.
Menzione al racconto “La signora Martinez”, (Gospa Martinez) di, - tradotto da Milesa Ilić, Università di Padova -, dove la protagonista invita ad una cena i suoi vicini per celebrare un evento che si dissiperà al lettore solo al termine della lettura. L’altro testo finalista è “Incontri al buio” (Srečevanja v temi) di Tom Veber, tradotto da Petra Doglia, Università La Sapienza Roma.
Ana Kuprivec, diciannovenne, lettrice appassionata e amante della musica di Maribor. dopo aver finito la scuola si è iscritta all’Università di Maribor, consentendole di sviluppare il suo amore per la cultura. Ha anche partecipato a un laboratorio di letteratura, che l’ha spinta a scrivere, ampliare i suoi stili di scrittura e conoscere molti nuovi scrittori e opere letterarie. La lettura è sempre stata il suo modo preferito per rilassarsi e
scoprire nuovi pensieri, idee e mondi che in seguito l’hanno motivata a scrivere. Per lei scrivere e creare storie le offrono l'opportunità di esplorare le interazioni quotidiane, l'importanza del dialogo e le caratteristiche di ogni persona/personaggio che inevitabilmente ricadono in una situazione. Per questi motivi, crede che la scrittura continuerà a far parte di sé stessa durante i suoi studi e più avanti nella sua vita.
I racconti saranno pubblicati in lingua slovena e italiana sul sito dell’associazione Energheia: www.energheia.org e nell’antologia del Premio Energheia nel prossimo anno.
L’autrice, ricordiamo, riceverà il Premio Energheia sabato 13 settembre p.v. nel corso della suggestiva Cerimonia di Premiazione insieme agli altri autori e autrici dei diversi Paesi europei coinvolti nel progetto, oltre che frequentare il Corso Internazionale di scrittura Creativa dall’8 settembre p.v. presso l’Università degli Studi di Basilicata, a Matera.
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