MATERA - In merito alla proposta avanzata dal consigliere di maggioranza Bigherati sulla candidatura di Matera a "Capitale Europea della Disabilità" per il 2027, Domenico Bennardi esprime alcune perplessità e precisazioni.
“L’iniziativa è senz’altro condivisibile nell’intento, ma prima di lanciare titoli altisonanti sarebbe necessario capire di quale riconoscimento stiamo parlando. Ad oggi, non mi risulta l’esistenza ufficiale di una 'Capitale Europea della Disabilità'. Forse il collega si riferisce al premio 'Access City Award' dell’UE o all’iniziativa 'Capitali Europee dell’Inclusione e della Diversità'? Sono due cose diverse e in ogni caso, sarebbe utile sapere con quale programma Matera intenda partecipare e quali azioni amministrative verranno avviate, perché al momento non c’è nessun atto concreto, solo una dichiarazione d’intenti per ottobre.”
“Se l’idea è candidare Matera a Capitale dell’inclusione, aggiunge, dovremmo guardare a città come Zagabria, premiata nel 2024 per le sue politiche a favore di donne, disabili, migranti e comunità LGBTIQ+. Temi su cui sono pronto a collaborare, anche se mi chiedo come concilino con la visione di un esponente del centrodestra. A meno che non si tratti, appunto, di un’operazione di immagine.”
Bennardi sottolinea che "la città di Matera, come la Regione Basilicata, devono lavorare ancora tanto per colmare molti gap in tema di disabilità, inclusione e servizi, sono d’accordo con l’Associazione Famiglia Futura. Da sindaco, ho lavorato per ridurre questo ritardo: dagli interventi sulle strade nell’abbattimento delle barriere architettoniche al sistema LatiSmart per non vedenti, fino al centro estivo per ragazzi autistici. Ospitammo a Matera le Special Olympics nel 2024 proprio con questa consapevolezza. Se l’obiettivo è continuare a costruire un percorso concreto, sono disponibile a confrontarmi, ma servono obiettivi chiari e un piano definito. In questo caso è molto importante partire chiarendo bene il percorso e la meta, perché temi come l'accessibilità, l'inclusione, l'integrazione e la disabilità sono importanti ma tra loro diversi.”
Conclude con un appello alla concretezza: "Matera non ha bisogno di proclami, ma di lavoro serio. Abbiamo già un traguardo importante su cui impegnarci di più, mi riferisco a quello di Capitale Mediterranea della Cultura 2026. Concentriamoci piuttosto sui servizi: centri estivi per disabili, abbattimento delle barriere, sostegni alle famiglie. Su questi temi, la mia disponibilità è totale. Ma è ora di finirla con la politica dei proclami e dei faremo, non siamo più in campagna elettorale, è l’ora di passare ad annunciare i risultati.”
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