Liste d’attesa, Vizziello: Latronico utilizza risorse con ritardo


“L’unico elemento realmente straordinario dei provvedimenti diretti a ridurre le liste d’attesa annunciati dall’Assessore Latronico è il ritardo con cui gli stessi vengono adottati, cioè esattamente ad un anno ed otto  mesi di distanza dall’approvazione della legge di stabilità relativa all’anno 2024, la legge n° 213 del 2023, con cui il Governo Meloni attribuisce alle regioni risorse specifiche per fronteggiare il problema dei problemi della sanità italiana, risorse  che l’Assessore Latronico non ha utilizzato per mesi a causa di incapacità amministrativa o per tappare i buchi del bilancio sanitario regionale”.

È quanto afferma, in una nota stampa, il Capogruppo in Consiglio regionale di Basilicata Casa Comune Giovanni Vizziello.

“Nonostante i tempi biblici con cui si erogano le prestazioni sanitarie siano una vera e propria barriera nell’accesso ai servizi sanitari, perché pongono i cittadini di fronte all’alternativa, per curarsi, di mettere mano al portafoglio o di rinunciare alle cure - sottolinea Vizziello - la Basilicata rientra tra le regioni accusate dal Ministro Schillaci di non aver impiegato tutte le risorse assegnate dal Governo negli anni scorsi”.

“Anche la Corte dei Conti ad inizio anno - ricorda Vizziello - aveva parlato di un utilizzo limitato da parte di alcune regioni italiane dei due miliardi di euro messi a disposizione delle stesse dal Governo centrale negli ultimi quattro anni”.

“Chi ha utilizzato a pieno i fondi statali a disposizione( Veneto, Umbria, Toscana, Piemonte e Lombardia) è riuscito a ridurre anche sensibilmente le liste d’attesa, utilizzando il modello gestionale dei laboratori aperti anche di sera e nel fine settimana - conclude Vizziello - una soluzione proposta da Basilicata Casa Comune attraverso una mozione iscritta in Consiglio regionale a settembre dello scorso anno ,non ancora discussa e che è diventata, con notevole ritardo, il testo base utilizzato dalla Giunta regionale per consentire, anche in Basilicata, ai cittadini di curarsi”.

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