Cicala: “Contrastare lo spopolamento”

 

«Eventi come questo dimostrano che investire nell’agricoltura e nella zootecnia significa investire nella vita delle aree interne – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Basilicata –  Dobbiamo continuare a sostenere gli allevatori perché proprio dalle loro aziende può partire un’inversione di tendenza rispetto allo spopolamento. Dove c’è lavoro e innovazione, c’è comunità e c’è futuro».

Così è intervenuto l’Assessore Carmine Cicala alla fine della 46ª edizione dell’asta degli arieti di razza Merinizzata italiana e Gentile di Puglia, svoltasi questa mattina presso il Centro genetico di contrada “Acqua del Salice”, nel territorio di Laurenzana. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Nazionale della Pastorizia e dall’Associazione Regionale Allevatori della Basilicata con il supporto della Regione Basilicata, ha visto la partecipazione di allevatori provenienti da Lazio, Molise, Abruzzo, Puglia e Basilicata, confermandosi un appuntamento di riferimento per tutto il comparto zootecnico del Centro-Sud.

«Questa asta dimostra quanto il mondo zootecnico sia un pilastro fondamentale per l’economia lucana. Non si tratta solo di valorizzare il patrimonio genetico delle nostre razze, ma di rafforzare un settore che sostiene quotidianamente le comunità rurali, preserva il territorio e crea opportunità di lavoro. Colgo l’occasione per ringraziare l’Associazione Regionale Allevatori che da anni sostiene il comparto zootecnico».

All’asta sono stati presentati una quarantina di capi che hanno completato il ciclo di performance test, comprendenti anche gli esemplari della razza “Gentile di Puglia”, considerata a rischio estinzione e tutelata nell’ambito del bando “Allevatori Custodi”. La qualità genetica degli arieti e il lavoro di selezione svolto nelle diverse aziende hanno attirato l’attenzione di numerosi operatori del settore.

Cicala ha poi rimarcato la dimensione interregionale dell’appuntamento: «La presenza di allevatori provenienti da diverse regioni del Centro-Sud conferma la centralità della Basilicata nei processi di miglioramento genetico ovino. Qui si costruiscono sinergie che vanno oltre i confini territoriali e che contribuiscono al futuro dell’intero comparto».

L’edizione 2025 conferma dunque la Basilicata come punto di riferimento nel panorama zootecnico nazionale e interregionale, grazie a un lavoro congiunto che unisce tradizione, ricerca e innovazione al servizio delle aree rurali e del loro sviluppo.

Posta un commento

0 Commenti