Monti, quasi pronta lista sottosegretari

ROMA. Soddisfatto Mario Monti per il suo primo viaggio a Bruxelles nel ruolo di presidente del Consiglio. Ieri ha incontrato Manuel Jose' Barroso, presidente della Commissione europea, e Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo. C'e' stato anche spazio per un incontro di cortesia con i deputati italiani al Parlamento europeo e con Antonio Tafani, commissario europeo ai trasporti.

Monti, in conferenza stampa, ha poi spiegato che l'obiettivo della sua missione europea e' quello ''da una parte di riportare l'Europa al centro della politica del governo italiano, dall'altra di riportare l'Italia al cuore dell'Europa confrontandosi con le strategie economiche, politiche e istituzionali'' a livello continentale. Da qui l'esigenza di far aumentare la credibilita' dell'Italia sullo scenario internazionale.

Domani il premier sara' a Strasburgo per incontrare la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy. E' probabile che nel vertice a tre si discuta della possibilita' che la Banca centrale europea vari gli eurobond per difendere le economie nazionali dagli attacchi speculativi internazionali, ipotesi su cui e' scettica la Germania.

Venerdi' arrivera' a Roma il commissario europeo agli Affari economici e monetari Olli Rehn che discutera' con il premier italiano le riforme economiche ritenute necessarie per l'Italia e verifichera' gli impegni programmatici del nuovo governo che ha sostituito quello guidato da Silvio Berlusconi.

Nella sua conferenza stampa di ieri a Bruxelles, Monti ha gia' rassicurato che il suo governo rispettera' tutti gli impegni assunti in materia di finanza pubblica, incluso il pareggio di bilancio entro il 2013: ''Posso solo ribadire che il monitoraggio stabilito con l'Ue sulle misure e' benvenuto e non e' visto con retropensieri. C'e' piena sintonia con quello che l'Europa ci chiede''.

Secondo le indiscrezioni, il presidente del Consiglio tornato a Roma dovrebbe dedicare la giornata di oggi ad affrontare la questione dei viceministri e dei sottosegretari in modo da completare la squadra di governo e presentarla nel Consiglio dei ministri di dopodomani. In questo modo, tutti i ministeri e il Parlamento potranno iniziare a lavorare a pieno regime.

Se dovessero insorgere delle difficolta', Monti rinvierebbe ogni decisione alla prossima settimana.

L'orientamento del presidente del Consiglio resta quello di nominare personalita' che non fanno riferimento ad alcun partito in modo da confermare la natura tecnica dell'esecutivo. Questa scelta non esclude alcune consultazioni sulla scelta dei nomi con i leader dei partiti che sostengono il governo. Monti lavorerebbe su una lista di 8 viceministri e su un massimo di 25 sottosegretari. Tra loro potrebbe esserci qualche ex parlamentare che ha un curriculum professionale molto specializzato e di indubbio valore.

Sarebbero finora due i nomi piu' gettonati: Mario Ciaccia, manager di Banca Intesa, come viceministro alle Infrastrutture, e Giampaolo D'Andrea, come sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento, incarico gia' ricoperto nell'ultimo governo guidato da Romano Prodi. Proprio ques'ultimo incarico e' ritenuto di particolare importanza in quanto il legame tra un governo tecnico privo di esperienza parlamentare e le Camere dev'essere gestito con grande oculatezza per evitare incomprensioni.