Bagnasco replica alle polemiche: la Chiesa paga già l'Ici

ROMA. Il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, si augura che "la trasparenza dei dati" relativi alle esenzioni dell'Ici da parte della Chiesa e ai pagamenti che contrariamente a quanto affermato da alcune parti vengono fatti regolarmente dalle diocesi e dagli enti ecclesiastici, "possa spegnere ogni polemica". Secondo Bagnasco, intervenuto a margine del seminario di Retinopera in corso alla Gregoriana, la polemica in atto infatti "non ha fondamento".

Sul tema, il cardinale rimanda a quanto documentato dal quotidiano cattolico Avvenire. Ai giornalisti, il presidente della Cei ha assicurato anche la massima trasparenza nell'uso dei fondi dell'otto per mille. "Certamente - ha risposto con un po' di ironia - non esiste nessuna cresta dei vescovi perche' tutto quello dell'otto per mille che non va per il sostentamento del clero va per la carita', in Italia come all'estero: nelle mense, nelle varie opere di assistenza e solidarieta' che la Chiesa fa da sempre e va anche per le opere pastorali, gli oratori e la manutenzione delle chiese".

Quanto agli stipendi dei sacerdoti e dei vescovi, ha ricordato che in media (infatti i trattamenti minimi risultano piu' bassi, ndr) "sono all'incirca nell'ordine dei 1.300 euro". "Ed anche se qualcuno di autorevole dice che sono troppo modesti per noi - ha assicurato il presidente della Cei - sono piu' che sufficienti e ringraziamo il Signore per poterli dare". "Tutto quanto - ha concluso Bagnasco - e' trasparente, come risulta dai bilanci e dai conti pubblici che sono pubblicati sul sito della Conferenza Episcopale Italiana".