Papa da Rebibbia: doppia pena carceri affollate

ROMA. Il ''sovraffollamento e il degrado possono rendere ancora piu' amara la detenzione'' e perche' i detenuti non debbano scontare ''una 'doppia pena''' il Papa chiede alle ''istituzioni'' di verificare ''strutture, mezzi, personale'' in relazione alle ''esigenze della persona umana'', con anche ricorso a ''pene non detentive...''.
Lo ha sostenuto stamani davanti ai circa 300 detenuti nel carcere di Rebibbia aggiungendo: ''mi sono arrivate varie lettere di detenuti che lo sottolineano.

Parole molto forti arrivano anche dal ministro della Giustizia, Paola Severino, che legge a Rebibbia, davanti al Benedetto XVI. "Se aiuteremo la barca del fratello ad attraversare il fiume, anche la nostra barca avrà raggiunto la riva", afferma il Ministro.

Ma il testo non è stato scritto da lei, bensì da un carcerato. Questi pochi versi chiudono una testo che un recluso di Cagliari ha consegnato al ministro durante una sua visita in quel carcere. Santita' -aggiunge- ''commentare una lettera di questo genere non potrebbe che sminuirne i contenuti''.