Immigrazione in Basilicata: tra protesta e tolleranza

di Concetta Padula. Tra gli immigrati c'è un adattamento maggiore al contesto lavorativo regionale, si confrontano con i modelli culturali offerti dai residenti e cercano di amalgamarsi con la realtà sociale del paese di accoglienza.

La Lucania preferisce portare avanti una politica volta all'integrazione socio-culturale dell 'immigrato, in cui si cerca di accettare e '' tollerare'' la presenza del nuovo arrivato inserendolo anche in contesti formativi come la scuola.

Le persone provenienti dalle zone più povere del mondo trovano nell'esperienza lavorativa in Basilicata un'occasione di mediazione tra realtà culturali differenti dove riescono a ridefinire la propria identità personale e ad affermare la propria dignità professionale.

Gli immigrati vanno ad ingrossare le fila dei lavoratori regionali scarsamente qualificati e, questi ultimi si vedono sottratte parche occasioni lavorative ad un prezzo nettamente concorrenziale. Per questo, il più delle volte viene a fomentarsi il clima di protesta dei lucani verso gli stranieri e gli extra-comunitari in particolare.

I nostri corregionali che occupano classi sociali più elevate non vedono di buon occhio i nuovi arrivati perchè li incolpano di portare nella propria casa "la sporcizia"come: racket, prostituzione, lavoro nero e microcriminalità.

Ci sono persone che vivono nella precarietà e alcune volte anche in situazioni igienico-sonitarie ai limiti della fatiscenza.In genere, essi svolgono i lavori più umili ma conservano un grande orgoglio personale e professionale. Sono uomini disposti a fare mille sacrifici pur d'inviare mensilmente somme di denaro ai loro familiari rimasti in patria.

Per questo, la tolleranza dei lucani ci rinvia indietro nel tempo di circa mezzo secolo quando, i nosrti parenti partivano per gli Stati più ricchi d'Europa o per l'America in cerca di fortuna e dopo anni di sacrifici o tornavano in patria con un "gruzzoletto" cambiando così la propria situazione socio-economica o si stanziavano in quei luoghi assimilandosi con la cultura locale.