I giovani lucani tra volontariato e adozioni a distanza

di Concetta Padula. I giovani lucani si fanno portavoce anche della cultura della solidarietà e dell'impegno sociale. I giovani e i meno giovani, nel tempo, hanno maturato la consapevolezza di condurre un'esistenza gaia, serena e dignitosa.

Per questo, i maggiorenni ritagliano sempre più tempo della loro vita da dedicare al volontariato o all'assistenza dei disagiati e dei disabili. La catena di solidarietà che circonda queste categorie svantagggiate non si ferma al solo vicinato ma spazia oltre i confini della regione, dello Stato e del Continente. Arriva fino in Africa. Ed è lì che i giovani provano una stretta di dolore al cuore nel vedere tanti bambini ai quali vengono disconosciuti i diritti fondamentali di minorenni.

Arrivando fin lì con la forza dell'immaginazione capiscono che, privandosi quotidianamente di una tazza di caffè al bar, riescono a dare coraggio, vita e speranza a un bambino svantaggiato e alla sua famiglia. Con pochi spiccioli al mese una persona riesce a sfamare un intero nucleo familiare, a far arrivare medicinali, a creare pozzi per la raccolta d'acqua, ad aumentare gli ospedali e il numero dei bambini che siedono tra i banchi di scuola.

I ragazzi occidentali, grazie al sostegno economico che elargiscono, riescono ad integrare la loro parca economia, a rafforzare, a rinvigorire il loro senso dell'io messo a dura prova già in tenera età. Le persone più solidali collaborano e danno sostegno ad associazioni come:Unicef, Caritas, Medici senza frontiere ecc...

Esse arrivano in questi luoghi dimenticati dal mondo "industrializzato" e "civilizzato" e portano un barlume di speranza e la voglia di riscatto per questi piccoli uomini in fieri.La forma di aiuto più praticata e richiesta è l'adozione a distanza che, numeri alla mano, fortunatamente sta aumentando in maniera virtuosa.

Essa permette all'adottato di vivere, crescere e formarsi nella famiglia e nella comunità d'origine. Conferisce la possibilità di far rimanere teste e braccia nel loro paese natio che un domani diventeranno forti, capaci di ri-costruire un futuro migliore, frutto del loro riscatto esistenziale.