Rosa: "Cosa vuole fare e cosa vuole esser il Pdl di Basilicata?"

POTENZA. "Certo utilizzare il termine “onda lunga” non è originale, ma adatto a raffigurare i flussi elettorali dal Popolo della Libertà, dall’annuncio del Predellino ai risultati straordinari di politiche 2008, europee 2009, regionali 2010. Un’idea dell’On. Berlusconi lungimirante, che ridiede una speranza al popolo di centrodestra. Poi di seguito solo pessimi risultati con città importanti perse ed un drastico calo di consenso. Nulla certo arriva a caso, dopo i successi ci si era troppo cullati in un futuro radioso, dimenticando di strutturare il partito, spesso troppo presi dai destini personali. Mentre l’Italia si muoveva, la crisi avanzava, la cesura tra Politica e Società diventava sempre più netta. Un fenomeno che rischia di peggiorare, che va letto come dato nazionale con il risultato del movimento a 5 Stelle, che coagula il malcontento di milioni di cittadini, dando loro una prospettiva di cambiamento. Bollare semplicemente tutto ciò come antipolitica è sbagliato, invece andrebbe analizzato profondamente e seriamente per comprendere i perché, senza minimizzare o demonizzare.

A tutto ciò abbiamo un Pdl che dopo aver governato l’Italia si è impantanato con un sostegno al Governo Monti. Oggi il nostro elettorato è confuso e non si fa nulla per rimediare, facendo aumentare così la distanza tra la politica, i partiti e la società. Tutto ciò si riversa anche in Basilicata, dove non siamo forza di governo, ma siamo pur sempre il secondo partito della Regione, con amministratori comunali e sindaci e sopratutto tanti iscritti e simpatizzanti. Il Pdl lucano non gode di buona salute, qualcuno sta ancora continuando nel far finta di nulla, qualcuno non se ne accorge neanche preso nella “sacralità” del mandato istituzionale dal livello più alto quello parlamentare al più basso quello comunale. L’occasione di dare una svolta l’abbiamo avuta con i congressi provinciali, dove al netto di uno straordinario tesseramento, si è percepito un popolo di centro destra con passione, voglia di fare politica, desideroso di cambiamento in Basilicata.

Ma anche desideroso di cambiamento nello stesso Pdl. A pochi mesi molto sembra vanificato, si sono riprese le vecchie logiche del destino personale, dell’utilizzo dei militanti solo in occasioni elettorali o simboliche riunioni dove alla fine non si discute di nulla di concreto. Allora è legittimo chiedersi cosa vuole fare il Pdl lucano e anche cosa è il Pdl lucano. Un partito di plastica oppure un partito che è strutturato nei territori, un partito di notabili eletti oppure un partito che coinvolge i gruppi dirigenti locali, un partito che si mobilità solo nelle campagne elettorali oppure un partito che si mobilita e fa politica tutti i giorni. Per me le risposte sono scontate, ed aggiungo anche un partito che deve iniziare a investire sui giovani ma seriamente e coinvolgere nelle decisioni anche i dirigenti locali. La migliore occasione è gia prossima: le elezioni del 2013. Sono elezioni di carattere nazionale, ma l’elettore lucano ha il diritto di sapere cosa propone il Pdl per la Basilicata. Lasciando a parte la discussione di come sarà la legge elettorale, resta, però il nodo politico da sciogliere, cosa cambierà nel Pdl a partire dalle liste: saranno compilate alla romanesca maniera, preservando i volti noti, oppure anche gli iscritti devono poter dire la loro opinione. Sono pragmatico quindi evito proposte tipo primarie, consultazioni interne o altri riti che assistiamo sempre, arrivo al cuore del problema.

O la dirigenza del Pdl – compreso il sottoscritto- si mette in gioco con i militanti ma sopratutto con l’opinione pubblica oppure può continuare ad autoconservarsi finché arriveranno le ennesime batoste elettorali con perdita di consenso anche nella nostra stessa area politica. Sono finiti i tempi dei trafficanti di promesse privi di consenso che pensano di tenere legate le persone all’illusione, oggi ci vuole la concretezza. Non ho la sfera di cristallo, ma conosco il mio partito ed i suoi meccanismi, i personaggi e i modi di agire. Se qualcuno pensa che basta essere già a Roma e tramare come ha sempre fatto, gli consiglio di immergersi nella realtà lucana fatta di persone in carne ed ossa. E sopratutto una realtà con aziende che chiudono, con gente che non lavora, con giovani bravi e senza futuro, con padri di famiglia che stendano ad arrivare a fine mese. Una Basilicata che ha un potenziale ma in 20 anni di centrosinistra è stata depauperata. Questo deve fare il Pdl e la sua classe dirigente assumendosi le sue responsabilità".
Così Gianni Rosa, Vice Coord. Regionale Vicario PDL Basilicata.