Ambiente: Pdl, direttore dell'Arpab rinnova le accuse contro il Sistema Basilicata

POTENZA. “Per la prima volta in terra di Lucania da circa un mese sono stati avviati i controlli sull’inquinamento dell’aria”, questa una delle tante frasi “verità” pronunciate dal direttore dell’Arpab Raffaele Vita nel corso dell’intervista radiofonica rilasciata a Radio Radicale. Il direttore dell’Arpab con questa intervista raddoppia. Ricordiamo che già il 13 giugno 2012 su Rai News nell’ambito di un reportage dedicato al rapporto tra Basilicata e petrolio, tra territorio e inquinamento, Vita asseriva che l’attuale situazione ambientale in Basilicata è frutto delle disattenzioni e delle incapacità delle istituzioni locali, chiamando in causa oltre che la stessa Arpab anche la Regione Basilicata, l’Ente Provincia, le Aziende Sanitarie Locali e il Corpo Forestale. Insomma con queste ultime parole in ordine di tempo Vita rinnova l’atto di accusa sostenendo che in Basilicata vi è stato un sistema pubblico incapace di gestire, di monitorare, di svolgere concretamente le funzioni previste dalle varie normative. Questa volta le “verità scomode” emergono a seguito alla “fiammata” verificatasi al Centro Oli di Viggiano il 28 settembre scorso, le cui cause rimangono ancora oggi patrimonio “segreto” delle istituzioni, secondo le asserzioni di Vita i dati sono in possesso del Dipartimento Ambiente e dell’Osservatorio Ambientale. Già a giugno presentammo un’interrogazione per conoscere la posizione ufficiale del Governo regionale in merito a quanto asserito dal direttore dell’Arpab, ma come al solito il “De Filippo & C. spa” non ha risposto. Oggi, dopo il raddoppio di Vita, il quale dice anche altre cose sbalorditive come ad esempio in merito ai dati sull’inquinamento rilevati in Val D’agri che questi devono essere prima confermati dall’Eni e solo dopo pubblicati (“l'Eni li contesta e l’Arpab li rimette a posto”), abbiamo presentato un’ulteriore interrogazione con la quale chiediamo nuovamente a De Filippo la sua posizione rispetto al contenuto di quest’ultima intervista e se non ritiene di portare la questione all’attenzione del Consiglio regionale. Oltre a verità sconcertanti nelle parole di Vita sono presenti troppi non so, troppi forse, troppi omissis. Una cosa ci appare certa, in Basilicata le politiche ambientali rimangono a cura esclusiva delle compagnie petrolifere". A riferirlo in una nota i consigliere Pdl lucani Gianni Rosa e Nicola Pagliuca.