POTENZA. "Una prova di forza mediatica quella attuata dal partito regione in occasione della presentazione delle liste, sono stati bravi a conquistare un ampio spazio sui mass media ma al contempo ancora più bravi a dire il nulla, il tutto ed il contrario di tutto, sorvolando abilmente sui problemi della Basilicata e dei lucani". Così in una nota il consigliere Pdl Gianni Rosa.
"Una prova di forza, - prosegue Rosa - ma evidentemente un atto di arroganza con il richiamo delle truppe cammellate, poiché di società civile ve ne era ben poca se non nulla. Del resto non vi era luogo migliore per rappresentare il falso rinnovamento tanto sbandierato dal Pd con le primarie e con tutti i big in fila che hanno calcato la scena della politica lucana degli ultimi venti anni. Poi in pieno stile del Pd lucano escono tutte le contraddizioni: contro il Governo Monti ma in prima fila il sottosegretario D’Andrea ed il Ministro Barca, a favore degli operai ma si elogia la Fiat, assieme alla CGIL ma si sposa la linea Marchionne. Un fastello di contraddizioni di questo “Vecchio che Avanza” protreso a conservare i propri privilegi e ad impoverire la Basilicata, che fa finta di essere democratico ma liquida le minoranze interne. Insomma nulla di nuovo, compreso i soliti slogan contro il centrodestra per paventare chissà quale male, denotando persino scarsa fantasia.
Della manifestazione i lucani ricorderanno solo l’ipocrisia del Partito Democratico che interpreta il cambiamento con il Presidente Vito De Filippo e del già Presidente del Consiglio Regionale Vincenzo Folino, ovvero la diade che ha ingessato e lottizzato la Regione Basilicata.
Interessante invece le posizioni dei Popolari Uniti, che in apparenza si sono smarcati dal partito regione e concorrono da soli, ma poi son ben piazzati nel sottogoverno regionale ed in quelli di vari comuni lucani. Certo non sono mancate le bordate di facciata al candidato De Filippo o battute contro l’opposizione in Basilicata. Il tormentone del Pdl consociativo però lo rimando ai mittenti, perchè fino a prova contraria in Consiglio Regionale il sottoscritto e l’On. Venezia hanno svolto un duro confronto con il Partito Regione ed un’opposizione senza se e senza ma e sottolineo spesso da soli; arrivando anche a fare una scelta precisa di una collocazione politica lungi da ogni compromesso con le varie nomenclature lucane. A questo punto i Popolari Uniti siano consequenziali alle loro dichiarazioni e chiedano al consigliere regionale Scaglione di prendere le distanze politiche ed uscire dalla maggioranza di centro sinistra in Regione, lo stesso per ogni esponente che hanno nei consigli comunali assieme alle sinistre lucane.
In caso contrario, restano solo parole fumose di una campagna elettorale in cerca di qualche voto in più, per poi ritornare ad essere subalterni al Pd ed alla loro macchina di potere assistenziale", conclude il consigliere Pdl.
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