POTENZA. “Con la risposta data alla mia interrogazione e riguardante l’ex Ipias di via
Sicilia è arrivata l’ennesima conferma di come l’amministrazione comunale abbia
già deciso da tempo a chi affidare la struttura da poco riqualificata con fondi
dell’Unione Europea. E’ legittimo, infatti, pensare che l’affidamento dell’
edificio sia stata una promessa elettorale da mantenere a tutti i costi, visto
l’insistente tentativo di farvi insediare un centro per il volontariato”.
Il consigliere comunale di Potenza Giuseppe Molinari riportando quanto
spiegato nella risposta ad una sua interrogazione evidenzia come “si tenti
ancora di cambiare la destinazione d’uso dell’ex Ipias che, secondo il bando
europeo, avrebbe dovuto ospitare solo associazioni impegnate nel sostegno e
nella cura delle persone e non nella realizzazione di servizi per assistenza
alle associazioni. Nonostante sia stato chiarito anche dalla Regione Basilicata
che l’eventuale cambio di destinazione d’uso può avvenire solo dopo cinque anni
dal finanziamento, la cui rimodulazione è avvenuta nel 2008, l’amministrazione
comunale continua a perseguire il suo obiettivo e cioè quello di istituire nell’
edificio in questione una Casa del volontariato di garantire servizi alle
associazioni. Il cambio di destinazione d’uso, inoltre, è tale quando si cambia
la funzione dopo averne dato prima avvio. In questo caso, invece, la
‘trasformazione’ avverrebbe prima di aprire le porte della struttura
riqualificata da mesi ma ancora chiusa in attesa, probabilmente, di aggiustare
tutto in maniera tale da realizzare i piani dell’amministrazione comunale
mentre si potrebbe davvero dare in quell’edificio spazio a chi si occupa di
dialogare e sostenere giovani attraverso iniziative culturali o sportive e di
altro genere”.
“Affinchè ‘sia fatta la loro volontà’ il Comune di Potenza ha provato
nuovamente ad aggirare l’ostacolo rispetto a quanto previsto dal bando europeo
e con una nota inviata al dirigente del Dipartimento Sicurezza sociale della
Regione Basilicata (nota del 23.04.2012) ha proposto che nell’ex Ipias venga
istituito un Centro servizi per il volontariato e un centro educativo per
minori ma la Regione Basilicata ha ribadito quanto in altre occasioni
evidenziato gli obblighi del soggetto attuatore. Ora le chiavi della struttura
di via Sicilia sono nelle mani dell’Unità di Direzione dei Servizi sociali alla
quale, come è stato risposto alla mia interrogazione, compete l’affidamento
della gestione dei servizi da erogarsi nell’immobile ex Ipias.
Aspettiamo,
dunque, di conoscere quale altra mossa il comune di Potenza escogiterà per fare
ciò che ha programmato. Il mio consiglio è di abbandonare l’impresa e di
attuare invece quanto previsto nel bando. Serve, infatti, a Potenza più che un
centro per i servizi alle associazioni un centro che serva le persone
direttamente. Ciò è innegabile. Manca una mensa per i poveri, un centro di
svago ma anche educativo aperto ai ragazzi o un centro diurno per anziani. L’
impegno nel sociale, infatti, si concretizza soprattutto dando spazio a chi si
dedica alla cura delle persone in maniera diretta”.