
POTENZA. Nella terza commissione, presieduta dal consigliere Rocco Coviello, c’è stata
nei giorni scorsi un’audizione dei dirigenti di Acquedotto lucano e dei
rappresentanti dell’amministrazione comunale riguardo alla realizzazione dei
lavori per completare le reti idrica, fognaria e di illuminazione pubblica.
Durante la riunione della commissione è emerso quanto ancora ci sia da fare per
mantenere le promesse fatte ai cittadini, in particolare delle aree rurali. L’
assessore all’ambiente, il dirigente ed il funzionario dell’Unità di direzione
Finanze hanno evidenziato le difficoltà, non ancora superate dopo anni, nel
dare mandato all’Enel o ad altra azienda elettrica per gli allacci alla
pubblica illuminazione di impianti anche già installati sia in città che nelle
zone rurali. Altri ritardi si registrano sul crono programma stabilito con l’
Acquedotto lucano per il completamento della rete idrica e fognaria nel
capoluogo di regione e nelle sue campagne”.
Nel riportare all’attenzione l’annosa questione relativa a servizi essenziali
per la comunità, il consigliere comunale di Potenza Giuseppe Molinari evidenzia
la necessità “di trovare quanto prima una soluzione per sbloccare lo stallo che
impedisce a molti cittadini di vedere mantenute antiche promesse. Alcuni
residenti di contrada Cortese, ad esempio, sono stati illusi. Dopo aver visto
iniziare i lavori per l’installazione di lampioni della luce lungo la strada
hanno ricevuto la brutta notizia sull’impossibilità da parte dell’
amministrazione comunale di mantenere la promessa. Per questo sono ancora al
buio. Aspettano ancora nelle aree rurali di Dragonara, Giarrossa, Piancardillo,
Cugno del Finocchio mentre con il nuovo gestore Edison saranno allacciate all’
illuminazione pubblica le reti in Via Appia, Via San Vito e sarà aumentata la
potenza dell’energia nelle scuole della città. L’assessore all’ambiente ha
anche affermato –continua- che si sta definendo con Enel Energia la questione
relativa all’illuminazione pubblica nelle contrade Piani del Mattino e
Piancardillo. Come già noto, l’amministrazione comunale ha un debito di sei
milioni di euro nei confronti dell’Enel che, dunque, prima di garantire nuovi
servizi vuole gli vangano pagate le bollette arretrate. Una soluzione, come da
me suggerito più volte, è di realizzare un bando che serva ad individuare un
nuovo gestore capace di applicare prezzi più convenienti e che sia in grado di
garantire un servizio più efficiente anche attraverso una mappatura dei
lampioni della pubblica illuminazione così da capire subito quali sono e dove
quelli mal funzionanti, rotti o inutilmente accesi”.
Secondo Molinari “non meno urgente è la necessità di recuperare il tempo perso
per portare a termine il crono programma sulla realizzazioni dei lavori della
rete idrica e fognaria nelle aree rurali della città di Potenza. Anche in
questo caso i cittadini delle contrade sono penalizzati fortemente. Ascoltati
in terza commissione, a riguardo, i responsabili di Acquedotto lucano hanno
spiegato come si sia realizzato fino ad oggi solo il 30 per cento dei lavori
programmati a causa dei blocchi dei pagamenti come conseguenza del patto di
stabilità. Per la rete fognaria –evidenzia il consigliere- i lavori sono stati
ultimati a contrada Caira mentre a Macchia Giocoli non sono iniziati perché gli
stessi saranno eseguiti dalle imprese che hanno costituito il comparto C4 e C5
ed anche perché è stato modificato il progetto in accordo con l’amministrazione
comunale. Tra le imprese aggiudicatarie degli appalti e che non hanno iniziato
i lavori a causa dei blocchi dovuti al Patto di Stabilità quella che dovrebbe
realizzare l’intervento per la rete fognaria di Via Verderuolo Inferiore, Via
Maratea – Via Tirreno. Per la rete idrica, invece, non si è ancora cominciato
con i lavori pechè si aspettano risposte su aspetti tecnici da parte dell’
amministrazione comunale”.
“Bisogna uscire in fretta da questo immobilismo per dare risposte veloci ai
cittadini. Attendiamo, poi, di avere risposte precise – conclude Molinari-
riguardo ad un altro problema sollevato dai cittadini e cioè quello del
ripristino del manto stradale dopo i lavori per i sottoservizi eseguiti da
Acquedotto Lucano”.
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