Tanti, troppi suicidi dal Ponte di Picerno

E' sempre un'auto incustodita, lasciata parcheggiata lungo la carreggiata a creare ansie e paure negli agenti delle pattuglie stadali che percorrono, durante le ore notturne, il raccordo Potenza-Sicignano. Nell'autovettura, la polizia trova quasi sempre i documenti e gli effetti personali della vittima e poi il pensiero e lo sguardo rivolto al ponte è sempre lo stesso: si è buttato giù. Invano si chiede l'intervento del 118, ma sono solo i vigili del fuoco che tentano d'illuminare la fitta boscaglia per cercare d'individuare il corpo senza vita intricato nella folta vegetazione sottostante. Il ritrovamento della salma si ha durante le prime luci dell'alba ed è verso quell'ora che si diffonde nella piccola comunità potentina la triste notizia. La tragedia consumatasi nella notte colpisce tutti i cittadini come un fulmine a ciel sereno perchè in queste zone tutti si conoscono, tutti sono amici o imparentati tra loro. L'incredulità, il dolore e lo sgomento dilaga.Ed è così che alcuni giorni fa si è consumata la tragica morte della bella avvocatessa di Policoro, che viveva e lavorava a Potenza. Tutti quelli che la conoscevano l'hanno definita una donna solare, semplice, umile e sempre disponibile. Nessuno avrebbe mai pensato che dopo una serata trascorsa in compagnia di amici avrebbe potuto compiere un gesto così estremo. Rossana Cancellieri, di 35 anni, nei giorni precedenti l'efferato gesto non ha lasciato trapelare nessun segno d'inquietudine o di disagio psicologico. Un altro fatto di cronaca altrettanto eclatante si è verificato il 28 Aprile scorso con il caso di Eugenio Falardo. Un giovane 19enne che dopo una piccola discussione in famiglia si era reso irreperibile per ben 6 giorni. I suoi familiari non riescono a darsi pace perchè non sanno cosa sia accaduto nei giorni che hanno preceduto il suo allontanamento da casa, dal 22 Aprile fino al ritrovamento del cadavere . La Procura dispone sempre l'autopsia del corpo anche se risulta lapalissiano il gesto del suicida: alte transenne proteggono la caduta dal ponte. I lucani lo definiscono "ponte maledetto"sia per l'elevato numero di incidenti stradali che per il crescente numero di vite umane che volontariamente si buttano di sotto. di