
Venerdì 15 novembre, presso il Music Club, diretto dall’avvocato lucano Angelo Calculli, impegnato anche sul fronte cinematografico con la produzione del film “Le cronache del terremoto”, di Antonio Andrisani e Vito Cea, con Antonio Stornaiolo e Sergio Rubini, farà tappa Frank MacComb, cantante e musicista soul americano, considerato uno dei maggiori esponenti del soul internazionale, proponendo un concerto, che sarà l’unico al Sud Italia, in questa stagione.
Nato a Cliveland, nello stato dell’Ohio, il 15 luglio del 1970, negli Stati Uniti d’America è considerato l’erede di Steve Wonder, con il quale è stato capace di esibirsi in una jam session a Jakarta, in Indonesia. Vanta più di trenta album tra solista e collaborazioni, nei quali unisce tecnica pianistica ad una voce incredibile, sintesi di vari stili musicali, dal soul di Donny Hathaway e dello stesso Wonder al jazz fusion di Herbie Hancock, al funk anni Settanta, al rhythm and blues e al gospel. Il suo trampolino di lancio è avvenuto qualche anno fa come voce solista di Branford Marsalis, seguito da collaborazioni con Chaka Khan, Philip Bailey, Lalah Hathaway, Marcus Miller, Richard Bona, Prince e tanti altri. McComb è a tutti gli effetti il volto contemporaneo della soul music, conservando nella sua musica il gusto della “old school” che arriva dritta al cuore, accompagnata da arrangiamenti e sonorità innovativi. Questa sua attenzione al passato è apprezzabile all’interno dell’album “Tribute to the masters”, pubblicato nel 2006 con l’etichetta indipendente Boobeescoot, da lui fondata, un anno dopo aver lasciato la storica Motown, fondata nel 1959 da Berry Gordy, che ha svolto un ruolo fondamentale nella diffusione della musica leggera e in particolare del soul, producendo artisti quali Stevie Wonder, Marvin Gaye, i Jackson 5 e Diana Ross, tanto per citarne alcuni.
All’Ueffilo, a partire dalle ore 22 circa, Frank McComb si esibirà proponendo alcuni dei migliori brani della sua discografia, in buona parte contenuti nel suo ultimo album “Live In Johannesburg”, tra cui “The Ghetto (Soweto)” e “Another Day”, considerato dalla critica, il suo più grande successo.
Il Music Club di Gioia del Colle, dotato anche di un eccellente servizio di ristorazione, propone, al fianco di questi importanti artisti internazionali, il meglio della cucina locale. In questa stagione 2013/2014 una delle novità di maggior rilievo è la presenza, nel menù, dei prodotti della bombetteria martinese, realizzata dalla macelleria Romanelli di Martina Franca (Ta), presidio dell’associazione internazionale no-profit ”Slow Food” per il capocollo martinese, prodotto nelle vecchie cantine del paese, come da tradizione.
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