L’attività di indagine ha messo in rilievo una serie di condotte reiterate ed ossessive poste in essere dall’indagato, consistite in appostamenti e pedinamenti, continue telefonate, minacce ed aggressioni fisiche.
Un insieme di molestie, ingiurie, violenze, che hanno formato oggetto di più denunce presentate dalle due vittime e che hanno ingenerato negli stessi il fondato timore di un male più grave, come lasciavano intendere i contenuti delle minacce di morte rivolte dall’uomo (come per esempio il fatto che avrebbe sparato ad entrambi oppure che li avrebbe fatti morire incendiati nella macchina).
Una vera e propria escalation di atti sempre più violenti e pericolosi, che hanno di fatto aggredito la sfera privata delle due vittime, accerchiati e vilipesi in ogni espressione della loro vita quotidiana, e ridotte in definitiva a dei semplici bersagli.
Tra le accuse mosse all’indagato vi è anche quella di violazione degli obblighi di assistenza familiare, per non aver versato alcuna somma di danaro per il mantenimento dei figli minorenni, sperperando il danaro giocando alle macchinette videopoker e nell’acquisto di sostanze alcoliche.
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