POTENZA - Sembra che la Basilicata sia destinata a soccombere sotto il pressapochismo di chi la governa. Altrimenti non si spiega l'atteggiamento della Regione e in particolar modo dell'assessorato all'Ambiente, che da me interrogato sull'incidente verificatosi al centro oli di Viggiano lo scorso 13 gennaio scorso. Nel rispondere alla mia interrogazione, sulle cause effettive di quella enorme fiammata e sull'impatto ambientale della stessa, l'assessore Berlinguer si rifà a quanto assicurato dall'Eni: “tutto a posto”. Un “tutto a posto” che però non trova riscontro in una voce terza, un controllo autonomo rispetto a quello assicurato dalla multinazionale. Tutto questo ad oggi non si è avuto. E però l'assessore quasi come un novello Ponzio pilato prende per buone le dichiarazioni dell'Eni e tranquillizza tutti. Eppure, caro assessore, io al suo posto non dormirei sonni tranquilli. Del resto solo pochi giorni fa la compagnia del cane a sei zampe è stata coinvolta in un'inchiesta su un presunto traffico di rifiuti, nella fattispecie sono rappresentati dai liquidi degli scarti di lavorazione petrolifera che, secondo i magistrati della Dda potentina, sarebbero finiti dritti nel fiume Basento, senza alcun trattamento prima dello smaltimento. Anche in questo caso, i controlli terzi avrebbero potuto fare la differenza. Ma evidentemente così non è stato.
Ad ogni buon conto per nulla tranquilli sull'operato di Eni, e per nulla soddisfatti della risposta di Berlinguer, le nostre istante arrivano in Parlamento grazie all'onorevole Edmondo Cirielli che in una apposita interrogazione ha sottoposto quanto accaduto al Centro Oli di Viggiano al Ministro per l'Ambiente. Noi non abbassiamo la guardia, fino a quando non avremo certezza che la tutela dell'ambiente sia messa al primo posto, e in modo concreto, nell'agenda di governo della Giunta Pittella. Così in una nota il consigliere regionale Gianni Rosa (FdI-An).