Guida alla Parigi primaverile


Chi almeno una volta nella vita non ha sognato di fare un viaggio a Parigi? La Tour Eiffel, la cattedrale di Notre-Dame e la Basilica del Sacre Coeur, l’aria romantica, la Senna degli artisti, il Quartiere Latino... Il fascino della capitale francese è indiscutibile e l’ha resa una dei luoghi più visitati al mondo. Eppure, c’è un periodo dell’anno in cui Parigi è davvero la città più bella dell’universo: la primavera. Gli alberi degli eleganti viali del centro sono in fiore, i giardini rinascono pieni di colori e si respira un’atmosfera frizzante e allegra. Nella bella stagione, poi, è possibile vivere una Parigi diversa dal resto dell’anno, più vivace, all’aria aperta, più disposta ad accogliere i viaggiatori che vogliano abbandonarsi tra le sue braccia. Se poi si aggiunge che da Torino a Parigi con iDBUS ci si impiega pochissimo per arrivarci, la voglia di fare le valigie e partire è assoluta.

Pic-nic all’aria aperta
Non appena messo piede a Parigi, il viaggiatore attento si accorgerà subito che il parigino ama da impazzire organizzare pic-nic e cenare sulle rive della Senna o nei giardini della Torre Eiffel. Il picnic, in primavera, si converte nello sport nazionale, e la cosa migliore è che tutti possono partecipare! Basta mettere in una cesta un po’ di formaggio, una baguette appena sfornata e una bottiglia di Bordeaux e il gioco è fatto. Così, perfino la fama di antipaci dei parigini si scioglie come neve al sole. Ma non tutti i posti sono belli allo stesso modo. Quelli da non perdere assolutamente per un pic-nic perfetto sono: la punta dell’Île de la cité, i giardini du Luxembourg, il poco affollato Quai de Jemmapes con il canale San Martin e il romantico parco des Buttes Chaumont, con tanto di laghetto e cascata.

Torre Montparnasse
Chi ha già salito i 1665 scalini della Tour Eiffel e vuole evitare di rifare ore di coda, ma allo stesso tempo preferisce godere di una vista mozzafiato della città dall’alto, il posto da non perdere è la torre Montparnasse. Costruita al centro di uno dei quartieri più vivaci della città, non lontana dalla sua sorella maggiore Eiffel, questa torre moderna è dotata di velocissimi ascensori che in meno di 40 secondi portano al 56º piano: da lì, approfittando del limpido cielo primaverile, si può apprezzare una vista a 360º dell’intera Ville Lumière. E se tutta questa bellezza ha fatto venire un certo languarino, si può sempre fare uno spuntino nella caffetteria Cafè 360, il bar panoramico più alto d’Europa.


Jazz al Quartiere Latino
Al calar della sera, per chi ama scoprire posti autentici e lontani dalle frotte di turisti, il consiglio è quello di dare un’occhiata al bar “La Venus Noire”, in pieno Quartiere Latino, a due passi dalla piazza Saint Michel. I muri di questo locale sono carichi di storia, giacchè si tratta di un’antica prigione sotterranea del XIII secolo, diventata col tempo ritrovo di intellettuali e artisti del calibro di Baudelaire, Verlaine, Rimbaud o Conan Doyle. Oggi questo locale si propone di ridare vita a una tradizione tipica del Saint Germain des Prés degli anni ‘30, le jam session di jazz. Tutti i martedì e i mercoledì, a partire dalle 20h30, i giovani artisti che frequentano questo bar si sfidano a colpi di improvvisazione musicale, suonando soprattutto jazz manouche, nel più autentico stile di Django Reinhardt.

Nel malaugurato caso in cui dovessi piovere (la primavera, si sa, è un po’ pazzerella...), basta rifugiarsi nelle sale del mitico Museo d’Orsay. Qui, tra le collezioni dedicate agli impressionisti, è in mostra fino a luglio una retrospettiva dedicata a Van Gogh e all’interpretazione che ne ha dato il famoso drammaturgo Antonin Artaud. Da non perdere.