Il settore terziario, infatti, comprende un ventaglio di professionisti che spaziano da un'altissima specializzazione, basti pensare a tutto il personale sorto con l'avvento della new technology, sino ad includere lavoratori a forte dequalificazione, come ad esempio gli addetti alle pulizie, alle attività di trasporto, alle sedi commerciali, agli alberghi, alle banche e alle assicurazioni.
In Basilicata, gli addetti ai servizi hanno superato di gran lunga i lavoratori del settore industriale, sono solo al di sotto degli occupati in agricoltura.
La terra di Basilicata, ricca di acqua, di verde e di petrolio vede negli impiegati in questi settori il volano dell'economia regionale.Gli economisti nello studiare la struttura produttiva lucana restano sconcertati perchè in queste terre si concentrano i più disparati ed eterogenei settori di attività.Si inizia con l'agricoltura che si è radicata nel tempo, si passa ad un'economia industriale in via di sviluppo e si arriva al settore terziario in profonda crescita.
Nella parte interna della regione,soprattutto nelle zone di montagna, sono sorti come funghi impianti di energia alternativa, eolica in parcicolar modo. Aprirsi ad una fonte economica diversa da quella tradizionale ha consentito lo sviluppo di una nuova e giovane rete di vie di comunicazioni, da strade a reti ferroviarie ecc...
Le diverse politiche economiche adottate negli ultimi anni hanno permesso alla Basilicata di entrare in un programma di sviluppo europeo improntato sul dialogo e sulla dinamicità dei servizi.
L'auspicio è riuscire col tempo a generare un rapporto d'intesa con esperti di livello non solo comunitario.