Osservatorio ambientale, Rosa all'attacco: 'La montagna partorisce il topolino e se ne vanta'

POTENZA - La trasformazione dell’Osservatorio ambientale in fondazione è il solito specchietto per le allodole. E c’è anche, nella maggioranza, chi lo esalta come “strategia e strumento per fare dell’ambiente e della salute un elemento distintivo ed irrinunciabile delle politiche di sviluppo della Basilicata” (Lacorazza docet). Tuttavia, quelle stesse persone, da un lato, celebrano la creazione di una nuova fondazione, che diventerà come qualsiasi altra cosa in Basilicataun “carrozzone succhiasoldi”, dall’altro, tacciono sull’ampliamento delle discariche già esistenti. Alla faccia della salvaguardia ambientale, l’articolo 20 dell’assestamento di bilancio, di cui avevamo chiesto l’abrogazione ma approvato la scorsa settimana, autorizza altri ampliamenti. Cosa importa se il vecchio piano dei rifiuti prevedeva che il sistema delle discariche doveva essere superatonel 2006? Siamo in ritardo di 8 anni possiamo tardare ancora un po’. Cosa importa se un anno e mezzo fa nella sua relazione la Commissione bicameralesulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella regione Basilicata ci ha definito “un territorio che si caratterizza per una strutturale e congenita refrattarietà al controllo” a cui si aggiunge “la negligenza o l’incompetenza o, ancora, la complicità di chi è deputato al controllo”, ha affermato che rappresentiamo “l’esempio lampante di quanto possa essere inefficiente la gestione dei rifiuti”, il cui problema fondamentale è la deficienza nella “razionale predisposizione di un sistema di gestione idoneo a consentire lo smaltimento e/o il riciclo dei rifiuti”. Ancor di più, la Commissione nel 2013 denuncia “un’attività amministrativa imperniata principalmente sulla ricerca di nuove volumetrie per le discariche ove conferire i rifiuti, e ciò pur nella pienaconsapevolezza che il conferimento in discarica, lungi dall’essere un sistema di smaltimento, è il criterio assolutamente residuale nella gestione del ciclo dei rifiuti.”. Con l’assestamento abbiamo confermato questa analisi: si boccia la nostra proposta di abrogazione dell’articolo 20 sull’ampliamento delle discariche che sarebbe servita a dare un’accelerata alla predisposizione del Piano Rifiuti regionale e si ampliano le discariche. E cosa importa all’attuale Governatore se queste denunce della Commissione bicamerale del 2013 sonopressoché identiche a quelle della Bicamerale del 2000? 14 anni e non è cambiato nulla. Meno male che doveva essere la ‘rivoluzione’. Come si fa ad essere collaborativi con una politica che perpetra gli stessi errori del passato ed evita di affrontare il cuore del problema:il Piano regionale dei Rifiuti? Per quello il Governatore Pittella ha deciso che ci sarà tempo fino alla fine del 2015.Noi, invece, riteniamo che dal 2006 al 2014 di tempo ce n’è già stato abbastanza.
A riferirlo in una nota Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale.