"Tanto leggo - aggiunge Giuzio - da un giornale locale che riporta, in virgolettato, le parole di una Consigliera del PD. Resto basito innanzi a tanta arroganza, mancanza di rispetto e disagio a confrontarsi con la democrazia partecipata.
I cittadini intervenuti in consiglio per ascoltare le ragioni del dissesto sono uomini e donne liberi, gli stessi a cui per anni si è raccontato bugie e sulle cui spalle qualcuno ha costruito le sue fortune politiche, frutto spesso di logiche clientelari e filiere di amici e/o amici degli amici.
Potenza - spiega Giuzio - è una città che va rifondata e a cui va data alternanza democratica, per evitare di trovarsi, in futuro, nuovamente nelle condizioni in cui oggi, purtroppo, ci troviamo.
Esiste una spaventosa povertà intellettuale che, ancora, non consente di prendere del tutto coscienza che la politica non è solo racimolare voti per occupare poltrone ma è, soprattutto, lungimiranza nell'amministrare la cosa pubblica, nella logica di trasmettere ai posteri qualcosa di più di quello che si è ereditato dal passato.
Sono sicuro che tutti i partiti che oggi siedono in consiglio comunale hanno voglia di guardare al futuro con occhi benevoli, nel rispetto di chi ha tutto il diritto di applaudire o dissentire sull'operato politico degli amministratori che ha scelto a governare la propria città", conclude Giuzio.
