MATERA - Un territorio unico nel panorama turistico internazionale e, allo stesso tempo,
profondamente eterogeneo al suo interno. La Terra delle Gravine scommette sulla sua
identità con una “santa alleanza” che vedrà insieme comuni, enti e associazioni.
Venerdì 28 novembre, infatti, nel Salone di Rappresentanza della Provincia di
Taranto si terrà un incontro aperto alla stampa durante il quale sarà sottoscritto il
“Patto delle Gravine”, un protocollo d’intesa che metterà insieme 7 comuni (Castellaneta,
Ginosa, Laterza, Massafra, Mottola, Palagianello, Palagiano), il Gal “Luoghi del Mito” e
diversi enti, cooperative e associazioni operanti sul territorio, per definire la migliore
strategia di promozione della peculiare civilà rupestre dell’arco ionico.
L’impulso a mettersi in rete arriva dai risultati di un workshop tenuto a maggio
scorso a Mottola, intitolato “Patrimonio Identitario e turismo: settori strategici per il
benessere delle comunità nella Terra delle Gravine”. Una sorta di “stati generali” del
turismo e della cultura nella Terra delle Gravine, quel workshop servì a scoprire le
molteplici realtà che operano nel settore della promozione a partire da Herity
International, l’organismo con sede in Vaticano che ha elaborato un disciplinare
riconosciuto e adottato dall’Unesco, utile a certificare la qualità della gestione del
patrimonio culturale materiale.
L’evento di maggio fu organizzato dall’associazione culturale Aulon Res grazie al
sostegno del Gal “Luoghi del Mito”, avendo come coordinatore scientifico Gavino
Maresu (già docente di “Gestione delle imprese e degli eventi turistici” all’Università di
Genova) e avvalendosi del contributo di molti rappresentanti accademici e istituzionali,
come il direttore del MarTa Antonietta Dell’Aglio, gli assessori regionali Fabrizio Nardoni e
Silvia Godelli, fino al segretario generale di Herity International, Maurizio Quagliuolo.
Quel lavoro ha prodotto frutti proficui: un decalogo di buoni intenti che rappresenta il
“corpo” del “Patto delle Gravine”, che venerdì sarà sottoscritto ispirandosi ai temi di
quel workshop e grazie alla volontà degli stessi attori.
Con una spinta in più, però. Nel frattempo, infatti, Matera è stata nominata capitale
europea della cultura per il 2019, mettendo la civiltà rupestre dell’arco ionico al centro
del dibattito internazionale e degli interessi di settore. Fare squadra, quindi, appare ora
come un destino irrinunciabile ed è per questo che anche il primo cittadino della
città dei sassi, Salvatore Adduce, venerdì porterà il suo contributo. Dopo il
riconoscimento ottenuto da Matera, sarà la prima volta del sindaco Adduce a Taranto e
potrebbe essere anche un’ottima occasione per cogliere ulteriori opportunità di
collaborazione.