Protocollo riqualificazione urbana: Filca Cisl, 'buona idea ma senza i lavoratori edili è un’intesa incompleta'

POTENZA - “Rimaniamo perplessi davanti alla notizia dell’intesa sulla riqualificazione urbana che la Regione ha firmato con i Comuni, l’Ance, l’Abi, i rappresentanti professionali e il Politecnico barese, non per il merito ma per il metodo. Nell’universo mondo delle sigle apposte mancava quella dei rappresentanti dei lavoratori che dovranno, alla fine di questo percorso, realizzare gli ‘interventi che diano decoro, decenza, diritti e servizi’ come ci informa il Presidente Vendola”. Così il Segretario generale della Filca Cisl di Puglia Basilicata, Crescenzio Gallo, appresa la notizia del Protocollo sulla Riqualificazione urbana e territoriale firmato giovedì a Bari. “E dire – aggiunge il sindacalista – che è del 20 maggio 2013 la nostra richiesta di convocazione di un tavolo di coordinamento con la vice-Presidente Barbanente per opere relative all’edilizia e all’assetto del territorio. Magari presidenza e vicepresidenza regionale sono contagiate dalla stessa smania antisindacale di cui è affetto il premier Matteo Renzi”. Secondo la Filca Cisl essendo l’edilizia un settore strategico per l’economia dei territori e visto che in pochi anni le Casse edili hanno certificato un pesante calo dei lavoratori censiti, passati da 45.710 a 38.500 in pochi anni, non si “comprende la ragione per la quale chi rappresenta quel comparto del mercato del lavoro regionale e ne conosce dinamiche e specificità, non partecipi al coordinamento della realizzazione del sogno di tutti ‘ad avere una casa, senza che questo diventi la ragione per costruire nuove periferie e nuove città fantasma’ come ci ricorda il nostro presidente”.