Potenza, lucani senza un lavoro: "la Regione risponde con corsi e reddito d’inserimento", F

POTENZA - Nell’ultimo Consiglio regionale del 28 febbraio Pittella rispondendo alla nostra interrogazione sul ‘Tavolo contro la crisi’ tra il Governo regionale e i sindacati della triplice conferma l’incapacità della sua politica di affrontare le emergenze, in primis quella del lavoro. Infatti, il tavolo contro la disoccupazione, nei fatti, è un tavolo che la incentiva. Non sapremmo come altro definirlo Noi chiedevamo di sapere quali fossero le soluzioni concrete per risolvere il problema degli ex lavoratori esclusi dalla mobilità e il Presidente chi ha risposto: corsi di formazione e reddito minimo d’inserimento. E il lavoro? Già ad Ottobre avevamo affermato che i corsi di formazione erano solo un modo per la Regione di sostituire l’assegno di mobilità con un contributo per la frequenza ai corsi in vista dell’approvazione del famoso reddito d’inserimento che altro non sarà che una proroga dei Copes. E non siamo stati smentiti dal Presidente che ha ‘candidamente’ affermato che, in vista della norma che convertirà la card benzina in reddito d’inserimento, gli ex lavoratori esclusi dalla mobilità continueranno a fare corsi di formazione. Il bicchiere mezzo pieno che tanto piace a Pittella si rivela, dunque, solo un’illusione, un inganno: i Sindacati e il Governo regionale che rivendicano chissà quali successi dovrebbero avere il coraggio di uscire dal Palazzo e dire a quelle persone che presidiano da mesi la Regione, sotto il vento e la pioggia, rivendicando lavoro “andate a casa, perché quello che vi daremo non sarà lavoro, ma formazione e un assegno di povertà”. Assegno di povertà che non assicurerà neanche la contribuzione. Provvedimenti assistenziali che non garantiscono un futuro, che non prevedono una soluzione lavorativa. Il periodo transitorio per attuare politiche attive del lavoro diventa definitivo. Pittella ci ha, dunque, confermato che le politiche messe in campo sono senza prospettiva. Crediamo che da chi si è presentato alle elezioni come un rivoluzionario ci si aspettava di più che un mero ‘tirare a campare’.
A riferirlo in una nota Gianni Rosa, Fdi-An.