Melfi, Matteo Renzi: ''Il lavoro in Italia torni ad essere un diritto''

di Redazione - "Le polemiche ce le prendiamo tutte, ma l'Italia deve ripartire e noi andremo avanti, insieme a chi ci crede, perché il lavoro in Italia torni ad essere un diritto". Lo afferma il premier Matteo Renzi a margine della visita allo stabilimento Fca di Melfi. "Dieci anni fa prendevano in giro - continua il Premier - dicevano che la Fiat avrebbe chiuso, che non ci sarebbe stato più un futuro. Oggi un investimento intelligente che ha avuto Fca porta quest’azienda, dal Sud, a costruire macchine" per tutto il mondo, ha poi concluiso Renzi. "Quando si parla di lavoro siamo abituati a parlare di statistiche, di numeri, non ha senso. Noi oggi abbiamo visto volti, storie. Uomini e donne che grazie al Jobs Act avranno contratti lavoro sempre più stabili e solidi". Renzi ha sottolineato come in politica spesso si parli di "lavoro guardando agli indici, ai numeri, ed è una cosa molto brutta". Oggi, però, "abbiamo visto delle storie di donne uomini alcuni molto coraggiosi...uno ha detto "ale Fiorentina" davanti ad Elkann, un ganzo totale, spero gli diano un aumento", ha scherzato il premier tornando poi serio: "In Italia son tutti buoni a fare polemiche, io vengo da Firenze dove si è sempre litigato su tutto, basta pensare ai guelfi e ai ghibellini, però quando ci sono delle persone che ci credono e con un progetto straordinario immaginano il futuro, il compito del governo è dire che le polemiche ce le prendiamo tutte, ma l’Italia deve ripartire". "Ci sono le condizioni per cui l'Italia torni a correre" ha affermato Renzi sottolineando come oggi, "con Marchionne e Elkann abbiamo visto una realtà che non è teorica, ma pratica, concreta". Cosa ho detto ai ragazzi? "Ho ascoltato, qui c'è gente che ha voglia di lavorare e ha voglia di crederci e che pensa che Melfi non possa essere una cattedrale nel deserto ma un luogo di grande investimento". Poi una promessa: "Pittella mi ha già precettato, per cui visita ufficiale in Basilicata tra settembre e ottobre e da qui ad allora ci aspettiamo tante buone notizie sull'economia italiana".