SIAP Gorizia, “subito un tavolo di trattativa istituzionale"

POTENZA - Nell'incontro di oggi fra azienda e sindacati, sia confederali che di categoria, i manager del  Gruppo Carraro hanno confermato l'intenzione di chiudere lo stabilimento Siap di Gorizia , ponendo in cassa integrazione tutti gli addetti (70 in tutto) in vista di un loro ricollocamento parte nello stabilimento che la stessa Siap ha in Friuli Venezia Giulia a Maniago (Pordenone) parte in un altro sito in Veneto  a Campodarsego (Padova).

“Come sindacato Ugl abbiamo ribadito la necessità di aprire un tavolo di trattativa istituzionale allargato a Regione Veneto e al Ministero che ponga all'azienda l'obiettivo di presentare un progetto industriale che garantisca livelli occupazionali e produzione. Ad oggi non è possibile capire se il Gruppo Carraro intende avviare una trattativa per la cessione del ramo d'azienda o se resta fermo sulla strada della dismissione integrale delle sedi ritenute in perdita. C'è molta confusione nelle stesse intenzioni dell'azienda e non sono state fornite garanzie sul futuro dei lavoratori”: afferma in una nota Gerardo Fasulo, delegato Ugl dalla segreteria nazionale metalmeccanici.

In questo momento di confusione e di scarsa unità fra gli stessi sindacati ancora indecisi su quale linea di lotta adottare l'Ugl vuole distinguersi come unica controparte che continua a mantenere una posizione razionale e allo stesso tempo utile per i lavoratori al fine di ottenere risposte credibili da parte dell'azienda.

“In attesa di verificare nel dettaglio il piano dell'azienda, come sindacato chiediamo che vengano messi in campo tutti gli strumenti di politiche attive del lavoro in favore dei lavoratori, ma ad oggi non riteniamo percorribile l'ipotesi avanzata dall'azienda di porre in cassa integrazione tutti gli addetti senza che ad essi siano fornite garanzie sul futuro a breve e a lungo termine e senza che sia posta un'alternativa alla soluzione del trasferimento in altre sedi per gli operai di Gorizia che comporterebbe problematiche logistiche insormontabili per coloro che risiedono in prevalenza nell’Isontino e che dovrebbero sopportare trasferte casa-lavoro e ritorno di alcune centinaia di chilometri": ha ribadito Gerardo Fasulo.

Il Gruppo Carraro ha anticipato a lunedì 18 maggio, anziché giovedì 21, il terzo incontro sulla crisi dello stabilimento Siap di Gorizia per definire i termini del reimpiego dei lavoratori e ragionare sulle eventuali scadenze per non perdere i tempi utili a far scattare gli ammortizzatori sociali. “E noi come sindacato – conclude Gerardo Fasulo, non abbasseremo la guardia , e siamo determinati ad andare sino in fondo per scongiurare l'ipotesi drammatica dell'ennesima chiusura di un sito produttivo che comporterebbe un futuro incerto per 70 persone e le rispettive famiglie”.