Taranto, Festival Internazionale della Chitarra: incontro con la stampa Venerdì 26 giugno

MATERA - In cartellone decine di musicisti e una tappa anche a Matera, Capitale Europea della Cultura. La XXIII edizione del Festival Internazionale della Chitarra- Città di Mottola si preannuncia particolarmente ricca. Dal 4 al 12 luglio nella cittadina del versante occidentale della provincia di Taranto arriveranno artisti di fama mondiale che si alterneranno tra concerti (tutti gratuiti) e master class per appassionati del genere. La manifestazione è organizzata dall’Associazione Accademia della Chitarra e patrocinata da Regione Puglia, Comune di Mottola, Lions Club Massafra-Mottola “Le Cripte”, “Corde” Rete di festival. Informazioni www.mottolafestival.com e 346 2264572. Ecco, in esclusiva, qualche anticipazione sugli ospiti: a Mottola arrivano Leo Brouwer da Cuba, Augustin Wiedemann dalla Germania e Eduardo Isaac dall’Argentina. Nomi d’eccezione che non hanno certo bisogno di presentazioni: Brouwer ha diretto più di cento orchestre sinfoniche e di ensemble da camera in tutto il mondo, Wiedemann ha vinto il 6° International Guitar Competition a L’Avana e quattro premi speciali, Isaac numerosi premi in concorsi riconosciuti a livello mondiale (es. “Infanta Cristina”, “Andrés Segovia). Questi sono solo alcuni dei chitarristi che daranno lustro ad una manifestazione che- di anno in anno- riesce a distinguersi per l’alta qualità. Tutto questo grazie al lavoro dell’instancabile organizzatore, il Maestro Michele Libraro. “Anche quest’anno- spiega a pochi giorni dall’evento- abbiamo messo a punto un cartellone di grande pregio, convinti di poter regalare delle serate uniche. In termini di presenze, registriamo una grande attenzione da parte del pubblico, che arriva anche da fuori regione”. Ma non è tutto, dal momento che il Festival prevede anche una “trasferta” in Basilicata, con l’idea di creare un ponte con Matera 2019. Insomma, una manifestazione che non solo va avanti nel segno della continuità, ma sa anche guardare al futuro, con la convinzione di poter creare occasioni di intrattenimento e di scambio culturale.