"Ccsl Fca e Cnhi, senza accordi firmati da Fim a Melfi ancora cigs"

POTENZA - È stato siglato oggi a Torino l'accordo per il rinnovo del contratto specifico di lavoro di Fca e Cnhi che interessa 85 mila addetti degli stabilimenti italiani dei due gruppi. L’accordo prevede un sistema premiale a doppio ingranaggio, con una parte del salario legata alla redditività e l’altra all’andamento dello stabilimento. Questo vuol dire per i lavoratori un salario aggiuntivo variabile tra 7.000 e 10.700 euro nel quadriennio 2015-2018.

Per il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista, “se la Fim non avesse rinnovato gli accordi con Fiat, a Melfi si farebbe ancora cassa integrazione straordinaria, non ci sarebbero né investimenti né nuovi modelli per rigenerare la fabbrica e nessuna nuova opportunità di lavoro per i 2 mila giovani che da agosto passeranno progressivamente dal contratto interinale al nuovo contratto a tutele crescenti. Per migliorare la sicurezza e l'organizzazione del lavoro non basta progettare una linea di montaggio con tecnologie moderne e nuovi sistemi lavorativi, ma bisogna investire sul fattore umano e puntare sulla partecipazione dei lavoratori per ricercare soluzioni che migliorino le condizioni di lavoro e la competitività dell'azienda”.

Il sindacalista della Fim Cisl torna infine sulla questione del campus tecnologico legato allo stabilimento di Melfi. “Si tratta di una infrastruttura fondamentale che serve a garantire un futuro all’industria dell’auto in Basilicata in un settore in continua evoluzione dove la competitività si gioca sulla capacità di produrre innovazione”.