Potenza: Convegno Unibas-Cnr Imaa su "Studi e ricerche sul rischio sismico naturale ed antropico in Val d'Agri"

POTENZA - In questi ultimi tempi si è iniziato a parlare sempre più frequentemente di sismicità indotta dalle attività umane, argomento che in Italia è stato poco studiato per decenni. Alcuni lavori scientifici hanno recentemente mostrato che in Val d'Agri esistono due zone in cui le attività umane per la produzione di energia possono causare sismicità indotta: nell'area del pozzo Costa Molina 2, nel comune di Montemurro, e sulla sponda occidentale del Lago Pertusillo nei comuni di Grumento Nova e Moliterno. Su queste zone ed altre limitrofe si sono concentrati ultimamente molti progetti di ricerca i cui risultati ed i possibili sviluppi futuri saranno illustrati in un convegno che si svolgerà giovedì 12 novembre, dalle ore 9.30 a Potenza, nell'Aula Magna del polo del Francioso (via N. Sauro) dell'Università della Basilicata, organizzato dall'Unibas e dal CNR-IMAA di Tito. Scopo principale del convegno è presentare le conoscenze sulla sismicità indotta dall'uomo e quelle sulla sismicità naturale della Val d'Agri. Inoltre, tenendo conto anche della situazione di vulnerabilità degli edifici presenti nell’area, si proporrà un confronto tra i rischi naturali e quelli da attività antropiche in modo da contribuire alla definizione di strategie di mitigazione che siano efficaci anche quando le estrazioni nella valle saranno concluse. Nel corso del convegno verranno inoltre descritte le reti di monitoraggio presenti o in fase di installazione nell'area, ed i progetti nazionali per la conoscenza e la mitigazione del rischio da sismicità indotta. Si discuterà, quindi, dello stato delle conoscenze sulla sismicità naturale dell'area anche in relazione alle estrazioni petrolifere e del confronto tra la pericolosità sismica naturale e quella indotta dall'uomo. Si esaminerà lo stato delle conoscenze sulla qualità dell'edificato esistente in Val d'Agri e la capacità di resistere ai terremoti e verranno esposti i progetti che attualmente sono in corso grazie a finanziamenti statali e regionali per la riduzione del rischio sismico in Basilicata. Verrà anche presentato uno studio condotto tramite interviste alla popolazione per capire quale sia la percezione dei vari rischi naturali ed antropici che interessano l'area della Val d'Agri, quali rischi destino maggiori preoccupazioni nei residenti e quali fonti appaiano più attendibili per la diffusione di informazioni corrette al riguardo. Al convegno, oltre a ricercatori degli enti organizzatori, parteciperanno esperti provenienti dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dall'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, dal Dipartimento della Protezione Civile, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dalla Regione Basilicata e dall'Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze.