Il terrorismo non fermerà la musica: sicurezza per i grandi Festival europei

MILANO - La violenza e il terrorismo inondano la cronaca e i giornali in questa estate dal sapore malinconico. La notizia dell'attentato di Ansbach in Baviera, avvenuto ieri notte all'esterno di un festival musicale, non solo allunga la striscia di fatti violenti che hanno sconvolto l'intera umanità e la Germania ma ha sollevato dubbi sulla sicurezza dei grandi raduni di massa: il sindaco di Monaco avrebbe suggerito la possibilità di bandire zaini e borse nel prossimo Oktoberfest, e dopo l'attentato di novembre al Bataclan la musica live continua a sembrare obiettivo dei terroristi.

A quanto pare nemmeno le tribolazioni politiche o di cronaca sembrano disturbare il mercato dei festival europei, dato in crescita di affluenze del +6,3% tra 2014 e 2015 dallo European Festival Report 2015 di IQ Magazine (sondaggio fra 77 festival): numeri che rivelano la fiducia dei cittadini europei nelle organizzazioni e nelle loro procedure di controllo. La musica vince sempre!