"Il PD potentino: un teatrino"

POTENZA - Un partito è un partito perché, al di là delle opinioni diverse degli iscritti, ha un’idea sua che viene tradotta nei comportamenti dei suoi rappresentanti nelle istituzioni.

Nel PD potentino, invece, accade che il PD abbia non solo due pensieri sul piano dei trasporti, ma anche due comportamenti diversi e contrari in consiglio comunale.

Per il gruppo Carretta il voto sul Piano dei Trasporti è uno schiaffo al consiglio comunale, per il gruppo Iudicello il Piano è buono e bene hanno fatto ad approvarlo.

Magari ne avessero discusso prima nella loro sede avrebbero evitato la meschina figura di un partito diviso su tutto e tenuto insieme non si sa da quale alchimia, se non la bramosia di potere.

Insomma chi vota PD deve sapere che potrà essere d’accordo sulle scelte amministrative così come contrario; che darà un appoggio al sindaco proveniente da altre sponde, siccome lo contrasterà; che applaudirà e fischierà; che godrà e soffrirà; in una sua prevedibile evoluzione sarà fan della Juve e dell’Inter, sarà cattolico e islamista e via discorrendo.

Ma si trattasse fino in fondo di opinioni diverse, sofferte decisioni maturate in lunghe insonni nottate da difendere costi quel che costi, beh, passi pure –salvo poi uscire dal partito- ma qui siamo davanti a una lotta di potere con strumentalizzazione dei problemi della città, da una parte come dall’altra. Chi ha un posto al sole vota sì a tutto quello che passa la giunta più colorata del mondo, chi il posto non ce l’ha fa opposizione alla sua altra metà.

La politica si evolve, diamine, e il dibattito interno diventa dibattito pubblico, un PD anarchico? Magari. Invece è solo il PD più scadente della storia di questa città. Così in una nota Luciano Petrullo, portavoce Fratelli d’Italia AN Città di Potenza.