Una mostra per rendere omaggio all'amicizia tra Guido Strazza e Leonardo Sinisgalli

POTENZA - La Fondazione Leonardo Sinisgalli rende omaggio al legame fra l’artista Guido Strazza e il poeta ingegnere di Montemurro Leonardo Sinisgalli, allestendo presso la Casa delle Muse la mostra “Gli artisti di Sinisgalli: Guido Strazza, Le incisioni per le «Imitazioni dell’Antologia Palatina» e «Infinitesimi»”. Ad essere esposta è una serie di opere dedicate al poeta delle due Muse da parte di uno dei maggiori artisti contemporanei viventi.

Il ricco nucleo di opere, concesso in prestito dal MIG - Museo internazionale della grafica di Castronuovo di Sant’Andrea e datato 1999 - 2012, è costituito da 4 incisioni (2001 – 2007), 9 disegni (1999), 1 collage (2003), 2 tempere (2008, 2012), cui si aggiungono la cartella "Le immagini vengono senza preavviso" (2001) e un testo dattiloscritto di Strazza sulla lettura delle poesie di Sinisgalli. La mostra allestita nella Casa delle Muse a Montemurro verrà inaugurata il prossimo 23 giugno alle ore 18:00 e sarà visitabile fino al 31 agosto 2017. Già nei mesi di febbraio e marzo 2017 la Casa delle Muse aveva ospitato insieme agli altri poli museali del sistema ACAMM (Aliano, Castronuovo, Moliterno e Montemurro), un omaggio a Guido Strazza, esponendo alcune sue opere in occasione della grande mostra antologica allestita dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma a cura dello storico dell’arte Giuseppe Appella, dedicata ai settant’anni di attività dell’artista toscano di origine e romano d’adozione.

La lunga amicizia con Leonardo Sinisgalli ha trovato la sua espressione artistica attraverso la realizzazione di alcune opere dedicate in particolare a due volumi sinisgalliani: “Imitazioni dell’Antologia Palatina”, Edizioni della Cometa, Roma 1980, con 4 disegni dell'autore, a cura di Giuseppe Appella, e “Infinitesimi”, Edizioni della Cometa, Roma 2001, volume di editi e inediti a cura di Giuseppe Tedeschi, con la presentazione di Giuseppe Pontiggia. Diceva lo stesso Sinigalli di Guido Strazza, rammaricandosi di non aver avuto tra le mani, “Ricercare” (edito in 50 copie, con 11 tavole litografiche): “Oggi guardando gli appunti del suo libro e la vasta serie degli acrilici su tele e tavole si pensa che il centro delle sue analisi s’imperni su una cosmologia quasi lucreziana di punti e raggi. La geometria ha una posizione succube rispetto alla fisica. La geometria non mi pare dea, ma ancella per Strazza. E i riferimenti a Mondrian, infatti, sono sempre d’obbligo ma ormai scontati… Si ha il sospetto che lui lavori a capire la differenza tra simmetria e asimmetria, tra continuo e discontinuo, tra ordine e disordine”.