Il mondo dei social e i limiti alla privacy

Con l'entrata in vigore del nuovo regolamento Ue sulla privacy (Gdpr), il 25 maggio prossimo, social e chat dovranno modificare le condizioni d'uso sul consenso al trattamento dei dati personali. L'articolo 8 del Gdpr prevede infatti che, per chi ha meno di 16 anni e vuole usare tali servizi, "un genitore o un tutore debba acconsentire a suo nome ai termini d'utilizzo". I singoli Paesi membri possono decidere autonomamente di abbassare il limite d'età fino ai 13 anni.

Facebook, WhatsApp e Twitter si sono già adeguati alla norma europea, mentre altre app – da SnapChat a Signal passando per Telegram – devono ancora farlo. Quasi tutte le app, tuttavia, sono vietate a chi ha meno di 13 anni per via di una legge statunitense, il Children's Online Privacy Protection Act del 1998. Va detto che tali limiti anagrafici sono più che altro formali e vengono facilmente aggirati da bambini e ragazzi, a cui basta mentire dicendo di essere più grandi.
(ANSA).