Incidenti sul lavoro, Ugl: "Procedere sulla via di norme severe"

POTENZA - “Il drammatico incidente sul lavoro in uno stabilimento di Potenza dove Carmine Picerni di 39 anni, giovane operaio muore rimanendo schiacciato da un macchinario durante la catena di montaggio alla Dalmine Logistic Solutions, si aggiunge purtroppo a quelli che accadono quotidianamente e richiamano con forza istituzioni e parti sociali alla massima responsabilità sul tema della prevenzione nei luoghi di lavoro. È la seconda morte bianca nel giro di due mesi ossia, dall’incidente all’Ageco di Tito Scalo, dove perse la vita il 28enne Antonio Caggianese”.

Dura è la denuncia del segretario provinciale dell’Ugl metalmeccanici di Potenza, Giuseppe Palumbo per il quale, “è necessario essere consapevoli sull’importanza della sicurezza e l’invito che l’Ugl devolve alle tante aziende esistenti sul territorio è che esse si attrezzino, se ancora non lo sono, affinché in una forma idonea e nel rispetto del segreto medico mettano in condizione ogni proprio singolo lavoratore nell’essere informato dal medico o da altra persona debitamente qualificata dei risultati, dei rischi ed eventuali infortuni da scongiurare, che lo riguardano personalmente. Gli operatori Ugl, lavoratori sindacalisti, stando a contatto giornalmente con gli operai nelle fabbriche, credono che “iniziando già dalle scuole elementari con l’informazione per contrastare gli infortuni sul lavoro, non può e non deve riguardare solo i lavoratori di oggi ma bisogna investire sui giovani, sui lavoratori e i datori di lavoro di domani fermando solo così il fenomeno drammatico delle morti e degli incidenti sul lavoro, ancora sin troppo diffuso nella nostra provincia: a ciò – continua il segretario Ugl – si chiede anche la collaborazione degli Enti preposti per procedere sulla via di norme severe, sanzioni adeguate, controlli capillari allo scopo finale di non venire mai meno sull’impegno quotidiano di tutti per un lavoro più sicuro. Come in questo ennesimo incidente, chiediamo alla Magistratura di far chiarezza immediata a 360° sull’accaduto accertando le responsabilità, la dinamica, individuando i responsabili della Dalmine Ls e nel chi ha sbagliato paghi pesantemente per questo grave incidente dovuto alla mancata sorveglianza da parte aziendale delle procedure e delle normative che l’Ugl ha sempre messo in primis da rispettare. La morte o la malattia improvvisa di un lavoratore, mentre è intento a fare il proprio dovere, comportano sempre delle conseguenze incalcolabili nelle famiglie e nelle comunità soprattutto se, come spesso si verifica, tali eventi potevano essere evitabili. È quindi dovere anche del sindacato – conclude Palumbo – riaffermare e difendere ogni anno, ogni giorno, la cultura della sicurezza e della salute sul lavoro a partire dalle scuole elementari fino ad arrivare nelle fabbriche: l’Ugl esprime cordoglio e solidarietà ai familiari di Carmine Picerni”.