Ue: raggiunta intesa sui migranti. Ma è subito scontro Conte-Macron

(ANSA)

ROMA - L'intesa faticosamente raggiunta sui migranti tra i 28 nella lunga notte di trattative si rivela alle prime luci dell'alba di Bruxelles per quello che è: un accordo per salvare la faccia ed evitare l'implosione dell'Unione ma che risolve poco o nulla.

E ad essere paradigmatica è la stessa lite a distanza tra il premier Giuseppe Conte ed il presidente francese Emmanuel Macron sui centri volontari per i migranti.

Nel corso della conferenza stampa finale il presidente francese ha tenuto a sottolineare che il trattato di Dublino rimane, così come la responsabilità dei paesi di primo approdo nella accoglienza di migranti. Immediata la replica del premier italiano: "Era stanco, lo smentisco".

CONTE ESULTA: 'ABBIAMO L'ACCORDO UE' - "I leader dei 28 hanno raggiunto un accordo sulle conclusioni del Consiglio Ue, incluso sul tema dei migranti". A scriverlo su Twitter il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk.

"Da questo Consiglio esce una Europa più responsabile e solidale, l'Italia non è più sola" ha dichiarato il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte.

Le conclusioni del Vertice Ue hanno affermato "il principio di un nuovo approccio che riguarda i salvataggi in mare - sottolinea Conte - d'ora in poi si prevedono azioni basate sulla condivisione e quindi coordinate con gli stati membri".

Conte conferma uno dei punti su cui si è sciolta la trattativa nella notte dopo l'asse inedito con il presidente francese Emmanuel Macron e aggiunge che l'accordo prevede la possibilità che i Paesi europei possano creare dei centri di accoglienza, "ma solo su base volontaria: i Paesi che vogliono attrezzarsi per farli potranno fare dei centri basati su una gestione collettiva europea".

SALVINI: 'DA UE VOGLIO VEDERE IMPEGNI CONCRETI SU MIGRANTI' - Il ministro dell' Interno, Matteo Salvini, vuole vedere che "impegni concreti ci sono" da parte dell'Ue prima di pronunciarsi sull'accordo sui migranti al Consiglio europeo. "Vorrei che finisse l'ipocrisia per cui si dice viva l'Europa e poi paga l'Italia", ha spiegato il vicepremier ospite di "Circo Massimo".

"Il principio fondamentale era e continua a essere la protezione delle frontiere esterne e fare investimenti veri in Africa perché unico modo per bloccare l'esodo è permettere a quelle ragazze e a quei ragazzi di avere un futuro nelle loro città", ha aggiunto. Le navi delle Ong, ha assicurato Salvini ribadendo il no all'accesso ai porti per le navi umanitarie, "non vedranno più l'Italia se non in cartolina".

"Entro il 2018 daremo segnali concreti sulla flat tax, sulla Fornero e sulla pace fiscale", ha promesso Salvini. Il titolare del Viminale ha anche rassicurato sull'asse con M5s: "I cinque stelle sono gente seria, onesta, concreta e preparata. Dureremo tutta la legislatura? Di più, tre, quattro, cinque legislature".