Diversi i temi al centro della riunione delle Rsa: la situazione produttiva e occupazionale dopo l’avvio delle operazioni di spegnimento della linea Punto e il contestuale ricorso ai contratti di solidarietà per 5.857 lavoratori dal 23 luglio, ma anche il monitoraggio delle commissioni di fabbrica, le questioni legate alla sicurezza e il rinnovo del contratto nazionale. Dal direttivo delle Rsa della Fim è arrivato un invito al nuovo management di Fca, guidato dal neo ad Mike Manley, a proseguire nel solco tracciato da Marchionne. “È indispensabile realizzare il piano d’investimento 2018-2022 - ha detto Evangelista - che per Melfi significa l’arrivo di un nuovo modello, probabilmente a marchio Jeep, che segni, anche simbolicamente, il completamento del processo di trasformazione dello stabilimento di Melfi, iniziato nel 2012 con 500X e Renegade, come fabbrica globale di fascia premium. Il futuro dell’industria automotive mondiale - ha aggiunto il segretario della Fim - si gioca sulle motorizzazioni elettriche e sulla macchina intelligente, e Melfi ha le carte in regole per stare dentro questo percorso insieme alle altre fabbriche italiane del gruppo”.
Un discorso, quello di Evangelista, alle Rsa in cui l’impronta del futuro è molto profonda. “I sistemi industriali e in particolare quelli complessi come l'automotive - ha detto - necessiteranno sempre più di intelligenza organizzativa perché la quarta rivoluzione industriale e le sfide dei mercati globali richiedono forme di partecipazione evolute, a tutti i livelli, dai manager agli operai, strada obbligata per fare prodotti di qualità con alta tecnologia. Il sindacato per rappresentare al meglio i lavoratori non potrà accontentarsi di replicare le logiche del passato, anche se la tentazione è forte, ma dovrà avere il coraggio di alzare il livello di confronto. Bisogna avere il coraggio di guardare oltre l’orizzonte, questo devono fare il sindacato, i politici e gli imprenditori”, ha concluso il segretario della Fim Cisl.