Per dipanare una matassa che si è fatta particolarmente complicata, Amatulli e Carella auspicano “un tavolo di confronto serio con tutte le parti interessate, sindacali, imprenditoriali e istituzionali, con l’obiettivo di superare il clima di propaganda in cui si è impantanata la discussione e guardare alle prospettive di sviluppo produttivo e occupazionale del territorio”.
Per la Cisl “il confronto con Tecnimont e Total deve ripartire entrando nel merito delle questioni; in primis capire il fabbisogno effettivo di personale e di professionalità da parte della compagnia francese in modo da approntare un adeguato piano di riqualificazione delle maestranze. L’obiettivo – ripetono Amatulli e Carella – è dare prospettive occupazionali al territorio lucano tenendo insieme lavoro, ambiente e sicurezza e creare i presupposti per l'avvio delle estrazioni”.