"La morte del centrosinistra lucano: zero contenuti e molte beghe personali"


POTENZA - Il teatrino della politica lucana è alla sua degna conclusione: centrosinistra contro centrosinistra. Si potrebbe pensare che la diatriba si concentri tutta su una questione di contenuti; ovviamente anche chi è a digiuno di politica sa che si tratta più di personalismi, di poltrone e di risentimenti vari.

Del resto, Speranza ha oramai malamente giocato la carta di incarnare la sinistra (come abbia solo potuto pensare di passare per il novello Gramisci, uno che ha votato a favore dell’abolizione dell’articolo 18, non sappiamo) e si butta nel civismo. Ovviamente civismo alla maniera della sinistra lucana: tutti ex politici riciclati o finti civici passati da una parte all’altra, da un partito all’altro in cerca di una seggiola. Ci fa quasi tenerezza l’onorevole ‘toscano’ Speranza.

Dall’altro lato, il povero Polese che arranca. Non era in grado di fare il Segretario regionale e questa ne è la dimostrazione: l’autorevolezza non si ‘tramanda’ né si esercita per interposta persona o con le primarie.

Ma a parte le beghe interne, alquanto squallide (ci sia permesso di dirlo), quello che ci interessa è la totale assenza di interesse per la Basilicata, per i suoi problemi, per le sue esigenze.

Nessuno, e sottolineiamo nessuno, di questi signori, di tutti questi signori, pseudo civici inclusi, si è azzardato a esprimersi sulla situazione disastrosa che sta vivendo la nostra Terra. Nessun mea culpa è stato pronunciato da chi, fino all’altro giorno, sedeva o tentava di sedersi alla corte del re. Nessuno che parli di progetti concreti per risollevare le sorti della Basilicata.

Siamo, oramai, al parossismo della morte del centrosinitra lucano. Finalmente. Così in una nota Gianni Rosa, Fdi Basilicata.